Terni, saldi e centro storico: problemi, ottimismo e speranze

Sabato la partenza formale: parlano sei esercenti tra corso Tacito, via Roma, corso Vecchio e piazza del Mercato. Focus anche sui centri commerciali esterni

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di S.F.

Caro bollette, il gran caldo, il weekend da trascorrere – per chi può farlo – in un posto di mare, le preoccupazioni per il Covid in risalita, la differenza rispetto al movimento invernale e le difficoltà economiche di un periodo storico di affanno per gran parte della popolazione. Alcune variabili sono le stesse di sempre, altre cambiano – anche rispetto all’immediato post lockdown del 2020, per fare un esempio – e questo è il punto di base del discorso generale: sabato sono formalmente iniziati i saldi in Umbria e nella mattinata odierna è stato interessante conoscere l’opinione di alcuni esercenti attivi tra corso Tacito, via Roma, piazza del Mercato e corso Vecchio per capire se la situazione è in miglioramento o meno. Opinioni contrastanti, anche sul discorso delle superficie di vendita in sviluppo in periferia e le problematiche per chi resta in centro. In linea di massima tutti ottimisti o quasi. I guai tuttavia non mancano.

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Centro, parcheggi e mentalità

Corso Tacito, il fulcro del centro storico cittadino. Si parte da qui – il ‘giro’ è stato fatto tra le 12 e le 13.15 – per avere un quadro della situazione: «Per i saldi – ad esporsi è la responsabile del punto Terranova – speriamo bene, voglio pensare positivo rispetto allo scorso anno. Il problema principale è legato ai parcheggi, ormai sono tutti a pagamento qui in zona e le persone preferiscono andare nei centri commerciali dove sono liberi. Le temperature poi non aiutano, chiaro, e le persone preferiscono andare sul sicuro e con comodità. Se il Comune non incentiva per i parcheggi è un problema», il pensiero in merito alla situazione attuale. Poco più avanti c’è lo store Geox: «Noi abbiamo cominciato – puntualizzano le dipendenti – con il presaldo qualche giorno prima e non ci possiamo lamentare, abbiamo lavorato abbastanza bene. Il weekend è sempre un punto interrogativo tra il caldo e le partenze per le vacanze, va al rallenty diciamo. Rimaniamo comunque ottimiste». Capitolo centro: «Lo svuotamento è dato da un insieme di cose, non vediamo tutta questa affluenza nei centri commerciali esterni. Terni è questa e vale anche per Cospea 2. Noi abbiamo una clientela – sottolineano – fidelizzata e dunque la situazione va distinta. I parcheggi? Abbiamo le tesserine con sconto del 20% per chi è interessato, vale per quelli coperti. Sì, sono tutti a pagamento ed i prezzi sono leggermente più bassi. Di liberi ne sono rimasti veramente pochi. Potrebbe essere un problema, ma chi vuol venire in centro ci viene comunque. Credo – dice la responsabile – sia più una questione di mentalità ed inoltre questo periodo ha cambiato un po’ tutti».

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Concorrenza, passeggiate e regole

Si prosegue e in corso Tacito c’è anche Mango, arrivato di recente in città: «Stamattina c’era movimento ma l’avvio del 2021 fu migliore. Vediamo come va, speriamo – a parlare è la responsabile del punto vendita – nel pomeriggio. In merito al centro la situazione per me è migliorata, vedo più passeggio, magari la fontana e la ruota hanno attratto un po’. E le future aperture non ci preoccupano perché non ci sono negozi concorrenziali, siamo ancora abbastanza tranquilli». Infine la questione parcheggi: «Non si può arrivare in macchina qui, ci si fa una passeggiata». D’altronde non si è né a Roma né a Milano ma in un piccolo centro. Poche centinaia di metri e si esce da corso Tacito. Tra largo Passavanti e piazza del Mercato c’è Krash: «L’inizio saldi è sempre in linea con il lavoro precedente, le aspettative erano abbastanza limitate perché non siamo in un periodo propizio. Siamo realisti, sappiamo che ancora c’è la paura del Covid e le persone devono farei conti con gli aumenti, ci accontentiamo di ciò che è. Il centro storico? Sono sempre stato l’unico – evidenza il responsabile dell’attività – ad aver combattuto contro le liberalizzazioni. Quando non ci sono più regole precise il mercato crolla, l’offerta è superiore alla domanda. Se poi si rende appetibile la periferia aprendo degli ipermercati e le persone vanno sempre di corsa, vanno ad acquistare dove parcheggiano facilmente vicino casa. Ormai il centro è morto, ma non solo a Terni. Ripeto, senza regole non si va da nessuna parte».

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Il centro anziano e il ballare sotto la pioggia

Poco distante, in corso Vecchio, c’è invece Brums (qui dallo scorso settembre dopo il trasferimento da via Beccaria): «Il caldo non aiuta, è un fattore che va a favore dei centri commerciali. Ma è presto per giudicare: nel saldo estivo – le parole della responsabile – non si fanno le corse e lo sviluppo è più lento. Resto comunque positiva. Il centro mi piace ed in situazioni normali sono convinta che le persone preferiscano venire qui». Nodo parcheggi: «Se si mettesse un parcheggio per cinque ore al costo di 1,50/2 euro sarebbe un’altra cosa, con i prezzi popolari sarebbe meglio per tutti. Manca una ‘politica di comunione’ in tal senso. Tutti si lamentano ma non si prova a far nulla». Poi una riflessione: «Il centro è molto anziano». E non solo. A chiudere il cerchio è il numero uno di Pan di Zucchero, negozio in via Roma: «Non si può fare alcun paragone perché gli anni sono totalmente diversi. Il saldo estivo inizia di sabato ed è ‘compresso’, con 38 gradi chi può va via. Comunque stamane le persone c’erano, buon inizio per quel che ci riguarda. Il centro storico e le superfici di vendita in periferia? Non si può generalizzare. Siamo in un negozio che non si trovano nei centri commerciali ed in questa via è così. Poco ci sposta. La gente la sera passeggia in centro e ti nota, in centro commerciale ci si va probabilmente perché si sta più freschi. In generale rispetto al post lockdown 2020 c’è una differenza abissale: dopo mesi in casa acquistarono di tutto. Ma non è questione di centro storico e centri commerciali. Ritengo che le persone hanno avuto un po’ paura a muoversi in questa situazione dopo le notizie sugli aumenti di benzina, bollette, ecc.. Bisogna imparare a ballare sotto la pioggia, a prescindere se la signora Maria passeggia in via Roma o no». Per tutti l’auspicio che sia una stagione estiva di buon livello.

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