di S.F.
La speranza che qualcuno si facesse avanti per acquistarlo c’era. L’esito è invece ben diverso: nessun interessamento per l’ex palazzo provinciale della Sanità – oltre 3.500 metri quadrati di proprietà Usl 2, Arpa e Istituto zooprofilattico per l’Umbria e le Marche – tra via Cesi, via Vico e via Muratori, a Terni. Venerdì pomeriggio si è svolta la seduta pubblica in via Bramante che ha sancito l’asta deserta per l’alienazione da 5,4 milioni di euro di valore base. Il 4 novembre secondo tentativo. Difficile che il risultato possa essere diverso.
IL TENTATIVO PER L’IMMOBILE DI USL, ARPA E IZSUM

Lo stato
A disposizione dell’eventuale acquirente anche i beni mobili dismessi ed impianti non utilizzati da tempo. La parte principale del complesso – quattro livelli – è stato realizzato negli anni ’30 con richiamo allo stile dell’architettura fascista, mentre l’altra – via Muratori – si è sviluppato in un periodo successivo e si articola su tre livelli. Non c’è bisogno di porre molta attenzione per comprendere lo stato di degrado attuale. Infine un ulteriore edificio che – si legge nella descrizione – «versa complessivamente in uno stato scadente conservazione e manutenzione».
DEGRADO E MESSA IN SICUREZZA DEL COMPLESSO

Il progetto
Le modalità di intervento previste nel piano riguardano la ristrutturazione urbanistica, la riqualificazione tramite il recupero ed il riuso delle strutture di particolare interesse architettonico. Poi la demolizione di quelle degradate e la ricostruzione con sedime diverso con tanto di cambiamento delle destinazioni d’uso per inserire – oltre al terziario – anche il residenziale, nonché un ampliamento di circa 220 metri quadrati. «Il nuovo edificio – l’idea degli enti coinvolti – avrà un piano seminterrato destinato a direzionale e quattro piani fuori terra destinati a residenziale, mentre quello recuperato sarà suddiviso in tre piani fuori terra destinati a residenziale ed un piano seminterrato destinato a cantine e locali tecnici. Nell’area occupata dalla corte e dal fabbricato da ricostruire, due livelli interrati adibiti a parcheggio auto a servizio delle residenze e degli uffici, con accesso carrabile da via Antonio Muratori». Tutto su carta, ma manca l’investitore. Non un problemino qualunque.