Terni, mercatino alla Passeggiata: ipotesi 19 luglio per il debutto. Restano perplessità

Nuovo confronto mercoledì al Pentagono tra associazioni, rappresentanti degli ambulanti, assessore Renzi, dirigenti e tecnici. Ecco la planimetria. C’è divisione

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di S.F.

Mercatino alla Passeggiata, nuovo round al ‘Pentagono’ mercoledì mattina nell’ufficio – iniziato con 25 minuti di ritardo rispetto all’orario di convocazione – dell’assessore al commercio Stefania Renzi. Poco più di un’ora di confronto e nessun passo indietro di palazzo Spada nonostante i dubbi (in prima battuta di Fiva Confcommercio, ma anche alcuni residenti non sono entusiasti della cosa) sollevati da più parti. Che, anzi, spinge sull’acceleratore: un’ipotesi concreta per il trasferimento è per mercoledì 19 luglio dopo alcuni lavori, necessari, per accogliere gli ambulanti nel parco. Tutto già deciso sulla carta e non da poche ore. Si vedrà se davvero le tempistiche saranno queste, con gli uffici che giocoforza dovranno correre e non poco per sistemare ciò che occorre. Una scelta che giocoforza ha creato e sta creando divisione in città, d’altronde in un senso o nell’altro c’è chi resterà scontento. C’è una certezza in ogni caso: serve l’ok della soprintendenza considerando i vincoli e tutto ciò che rappresenta l’area per la città. Oltre ovviamente alla predisposizione del piano di sicurezza che, qualche malumore, lo crea. Da ricordare che su questo fronte la giunta ha già deliberato la scorsa settimana l’atto di indirizzo politico per dare il via all’operazione. A livello tecnico sono stati coinvolti i dirigenti Paolo Grigioni, Grazia Marcucci, Emanuela De Vincenzi e Gioconda Sassi, la posizione di alta professionalità Federico Nannurelli e quella di elevata qualificazione Sandra Proietti Divi.

IL PRIMO ROUND
BAGARRE PASSEGGIATA
PNRR, EX CHIESA CARMINE: AGGIUDICATO L’APPALTO
PNRR, PASSEGGIATA: APPALTO AGGIUDICATO

La planimetria

Il pre confronto

Il pre confronto

La planimetria

 

 

 

 

 

 

IL MERCATINO ALLA PASSEGGIATA – PARLA STELLATI

La polemica: «In evidente contrasto con parere degli operatori»

Ad esporsi nel pomeriggio è Terni Civica: «Dunque la scelta sembra essere stata fatta. Riteniamo la decisione profondamente sbagliata e problematica per tantissimi aspetti; oltre ad essere stata presa in evidente contrasto con il parere della maggioranza dei singoli operatori da sempre avversi a questa soluzione.
Riteniamo poi l’uso fieristico profondamente incompatibile con la stessa natura di parco pubblico che come tale è destinato a ben altre funzioni ed usi. A maggior ragione se questo, come il nostro, ha una valore monumentale e storico dovuto alla presenza di antichi reperti, di una chiesa, di un monumento e di una area archeologica. Dispiace che una simile scelta dimostri che i nostri attuali amministratori non abbiano piena contezza del valore, bellezza ed importanza di quel luogo. A tal fine chiediamo di sapere se sia stata interpellata la soprintendenza e se questa abbia rilasciato il nulla osta, quali le motivazioni e prescrizioni. Da quanto ci è dato sapere il parco non è sotto vincolo diretto ma data la presenza di arredi, edifici, reperti ed essenze storiche . è considerato luogo identitario ed in quanto bene di proprietà dell’ente pubblico territoriale, il vincolo è ope legis secondo l’articolo comma 1 del codice dei beni culturali e del paesaggio, e questo fino all’eventuale procedimento di verifica dell’interesse culturale che questa amministrazione farebbe bene a richiedere. Sul tema degli usi incompatibili l’articolo 20 comma 1 del codice dei beni culturali prescrive che ‘i beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione’. Concretamente ci preooccupa poi la presenza di circa 100 operatori che qui saranno costretti a muoversi in uno spazio con pochi margini di manovra e con un unico ingresso da porta sant’angelo. Cosi come le problematiche che nasceranno – concludono – da qui a breve dalla necessaria convivenza del mercato con i cantieri che porteranno a migliorare l’aspetto generale del parco. Questo poi appare poi veramente insensato. Se da una parte si procede al restyling di quegli spazi dall’altra gli stessi vengono concessi per un uso che rischierà inevitabilmente di danneggiarli anche usando le più responsabili accortezze. Infine non riusciamo a capire il motivo per cui non sia mai stata presa in considerazione la possibilità che il mercato del mercoledì possa tornare nell’area dell’ ex foro Boario oggi parcheggio del palasport, così come tra l’altro stabilito nella stessa progettazione e negli accordi. Interpretando la diffusa contrarietà della città su questa scelta per le conseguenze che ne derivano non escludiamo di attivarci se necessario interpellando direttamente la Soprintendenza e qualche possibile iniziativa di mobilitazione dei cittadini».

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