Terni: mercoledì l’ultimo saluto a Marco

L’autorità giudiziaria non ha ritenuto necessaria l’autopsia sulla salma del 50enne morto sabato in un incidente stradale

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Si terranno mercoledì 11 maggio, alle ore 15 nella chiesa di San Francesco a Terni, i funerali di Marco De Santis, il 50enne ternano che ha perso la vita in seguito all’incidente stradale accaduto nella tarda mattinata di sabato lungo la ss79, fra il bivio di Papigno e quello di Miranda. L’autorità giudiziaria non ha infatti ritenuto necessaria l’autopsia, chiesta dai familiari dell’uomo, confermando la restituzione della salma per il rito funebre.

Terni: frontale fra auto e moto da enduro. Muore 50enne ternano dipendente Asm

Marco De Sanctis, che viaggiava in sella ad una moto Ktm da enduro, stava scendendo verso Terni dopo un’uscita con gli amici nella zona di Piediluco. All’altezza di una semicurva è avvenuto l’impatto fatale con una Citroen C3 condotta dalla ternana C.G., 43 anni, che procedeva in direzione opposta. Inutili i soccorsi portati dai sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 50enne. Le indagini sull’accaduto sono condotte dalla polizia Stradale di Terni che, coordinata dalla dirigente Luciana Giorgi, ha acquisito gli esiti di tutti gli esami a cui la donna è stata sottoposta, alcol test – che ha dato esito negativo – ed urine, per accertare l’eventuale presenza nel sangue di sostanze incompatibili con la guida. Esiti destinati poi a finire all’attenzione dell’autorità giudiziaria che ha aperto un fascicolo sul tragico sinistro.

Marco De Sanctis era molto conosciuto in città e non solo, per via del suo lavoro di dipendente Asm, ma anche perché aveva tanti amici e passioni come quella per lo sport, declinata non solo sulla moto da enduro ma anche – in passato – come istruttore sportivo in una palestra cittadina. Originario di Vallecaprina, viveva nel quartiere di Cardeto dove era possibile incontrarlo praticamente ogni giorno, impegnato anche per il miglioramento e la vivibilità della zona, e dove tutti lo conoscevano e stimavano. Il classico ‘bravo ragazzo’, coniugato e padre di famiglia, ma sempre con la battuta pronta e che aveva un profondo senso dell’amicizia.

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