di S.F.
«Non abbiamo né risorse economiche né umane per occuparcene. Annuncio dunque che, purtroppo, si va verso l’esternalizzazone degli affidamenti per gli impianti sportivi: anche quelli a gestioen diretta come il palatennistavolo ‘De Santis’, il ciclopattinodromo ‘Perona’, il camposcuola ‘Casagrande’ e il palazzetto Di Vittorio». Parole dell’assessore allo sport, Elena Proietti, durante il primo question time 2020 a palazzo Spada: il punto è stato fatto durante la risposta all’interrogazione di Alessandro Gentiletti (Senso Civico) in merito allo stato dell’arte per le palestre scolastiche. Nuovo attacco al Circolo Lavoratori Terni.
RABBIA E SCONCERTO PER LA SITUAZIONE DELLE PALESTRE

Il riepilogo
L’atto di Gentiletti è datato 11 dicembre – non si è svolto il question time nell’ultimo mese del 2019 – e nel contempo la questione, rispetto al caos estivo e autunnale, si è stabilizzata. In realtà la richiesta del consigliere di Senso Civico era sulla comunicazione – ottobre – riguardante l’assunzione di responsabilità dei presidenti delle società per l’impiego delle palestre: la Proietti – da prassi – ha allargato il discorso facendo un breve sunto per poi aggiornare lo scenario. «Il tema ha tenuto banco da giugno a dicembre e la problematica risale al 2011 con la normativa sui Cpi (Certificato prevenzione incendi). La cosa ci è un attimo crollata di dosso a luglio e ad agosto – il riepilogo – è iniziata l’interlocuzione di venti giorni con i vigili del fuoco. La Provincia ha deciso di chiudere i loro impianti e quindi le società si sono riversate su quelle comunali: per quel che ci riguarda non abbiamo ritenuto opportuno fare lo stesso, ma abbiamo cercato di trovare una soluzione».
I PROTAGONISTI DEL BASKET SI UNISCONO PER AVERE SPAZI

«Tutto ok»
E questo è il turbolento – polemiche per mesi – passato, bene. Ora? «Ad oggi tutte le palestre scolastiche sono a norma con il Cpi, sono tre invece (citate la Fatati di Campomaggiore, la Marconi e la Benedetto Brin) quelle che hanno i requisiti per impianto sportivo a posto (compreso il certificato)». Si arriva alla risposta a Gentiletti sul punto specifico: «Quella richiesta alla fine non è servita perché siamo riusciti a risolvere in maniera veloce e ringrazio gli uffici tecnici per questo. Fu inviata a causa della mancanza di personale per la gestione ed il controllo delle palestre scolastiche». C’è una conseguenza.
I GUAI ALLA OBERDAN E L’ADEGUAMENTO

L’esternalizzazione e il mirino sul Clt
Collegamento con un altro argomento: «Non abbiamo né risorse economiche né umane anche per gli impianti a gestione diretta. Parlo del palatennistavolo, del pala DiVittorio, del ciclopattinodromo e del camposcuola: si va dunque verso l’esternalizzazione degli affidamenti, purtroppo. In generale abbiamo fatto tutto il possibile per far sì che i campionati iniziassero, serviva mandare la comunicazione alle federazioni per le strutture. Tutto risolto». Bordata finale: «Non permetto a nessuno del Circolo Lavoratori Terni di dire che è per colpa del Comune se si ritirano. Gli è stato dato spazio non dovuto al DiVittorio, sia per gli allenamenti che per le partite, proprio perché svolgono un campionato nazionale. I demeriti sportivi non sono causa nostra», ha chiuso. Gentiletti in replica si è detto soddisfatto, anche se con ogni probabilità presenterà un altro atto proprio sulla situazione Clt.