di S.F.

Si sblocca la partita – nei link sotto le puntate precedenti – relativa alla realizzazione della nuova costruzione di un edificio con destinazione commerciale in via Capponi 42, dove un tempo operava la Grillofer. L’esecutivo Bandecchi ha dato il via libera al riconoscimento dell’interesse pubblico basandosi sull’articolo 5 delle norme tecniche di attuazione del Dpac. L’aspetto decisivo? L’aggiunta di un parco inclusivo ad uso pubblico.
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Il progetto, oltre alla doppia superficie di vendita da 1.431 e 503 metri quadrati per il settore non alimentare, prevede ora lo sviluppo del parco e di conseguenza palazzo Spada concede il semaforo verde. Con approvazione dello schema d’obbligo. Nella conferenza di servizi originaria (2023) il dirigente all’edilizia privata, Claudio Bedini, aveva sancito la bocciatura perché – in estrema sintesi non tecnica – nella zona in questione era consentita solo la localizzione di strutture di vendita fino a 900 metri quadrati. E, dunque, per l’altra non c’era margine. Poi nell’ottobre 2024 c’è stato l’aggiornamento del Dpac, il Documento di programmazione delle attività commerciali. Due mesi dopo la partenza del nuovo iter su richiesta del soggetto proponente, la Progetto A.R.P. srl di via del Centenario.
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Ed ecco che entra in gioco l’articolo 5 – comma 11- delle norme di attuazione del Dpac in relazione alle deroghe. Per la zona in questione, lungo via Capponi, è prevista per «interventi di recupero di aree dismesse e degradate totalmente inedificate o parzialmente edificate (compresi gli immobili esistenti o parti di essi) già utilizzate per attività commerciali, indipendentemente dalla superficie di vendita esercitata, a condizione che l’intervento di riqualificazione garantisca il recupero dell’intera area dismessa. Deve prevedere, in loco o in disponibili aree limitrofe, ulteriori e contestuali interventi urbanistici o per dotazioni territoriali e funzionali aggiuntive, idonei ad incrementare gli effetti di rigenerazione urbana». Per questo motivo il parco attrezzato ad uso pubblico – previste 95 alberature, percorsi pedonali, giochi per bambini e posti auto di pertinenza con spesa a carico del privato – diventa chiave ai fini dell’operazione.
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L’intervento riguarda l’area ex Grillofer, dove un tempo si lavorava per la demolizione di autoveicoli. «Permette sia la riqualificazione del sito produttivo (propriamente detto), sia la riqualificazione dell’intera zona sotto il profilo edilizio, ma anche sotto il profilo urbanistico e della viabilità pubblica», si legge nel documento istruttorio. Rimarrà a carico della ditta anche la manutenzione della zona verde. A chiudere ci sarà la sistemazione/realizzazione «della strada di penetrazione con relative corsie, nonché di marciapiedi e di opere stradali pertinenziali, quali segnaletica orizzontale e verticale, che consentiranno di superare l’attuale situazione assai pregiudicata e di qualificare anche tale patrimonio pubblico».

Risultato? Il Comune aderisce alla proposta del privato per la riqualificazione dell’area – tutta di proprietà della ditta proponente – e ne riconosce l’interesse pubblico «quale norma incentivante il risparmio di uso del suolo e la realizzazione del parco inclusivo». Adatto anche a piccoli con disabilità. Firmano l’assessore Marco Iapadre per la parte politica e il dirigente Bedini per quella tecnica dopo il lavoro istruttorio della responsabile del procedimento, la funzionaria con elevata qualificazione Marina Garzuglia.