Maratta Terni, nuovo capannone da 2 mila mq commerciali: 2° no del Comune

Seconda conclusione negativa della conferenza di servizi firmata da Bedini: problema dimensionale. Ostacolo documento di programmazione delle attività

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di S.F.

Niente da fare, per ora non c’è il via libera alla realizzazione di un nuovo edificio commerciale lungo via Capponi a Maratta. Il dirigente all’urbanistica del Comune di Terni, Claudio Bedini, ha firmato la seconda conclusione negativa della conferenza di servizi decisoria per due unità commerciale da 528 e 1.431 metri quadrati: respinto l’ulteriore tentativo della Progetto Arp srl di via del Centenario. La motivazione è sempre la stessa, vale a dire il documento di programmazione delle attività commerciali (Dpac) approvato – e già impugnato al Tar – a fine agosto 2023 che non consente la localizzazione dello spazio da quasi 1.500 mq in quel punto. Ricorso in vista?

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Il problema dimensionale

Negli scorsi mesi c’era già stato il primo ‘no’ del Comune, poi la riapertura dei termini per le osservazioni e gli ulteriori chiarimenti in merito. Ma, di fatto, nulla è cambiato rispetto a quanto già espresso: «Il progetto non è stato proposto come intervento di rigenerazione urbana, bensì come nuova realizzazione di un edificio con destinazione commerciale e le osservazioni della ditta alla determina dirigenziale negativa non modificano l’oggetto dell’istanza né tantomeno le opere in progetto, risultano funzionali alla nuova costruzione», viene specificato nel documento. C’è diversità di vedute sull’impatto: «Per quanto asserito dalla ditta ‘l’intervento progettato appare in linea con l’obiettivo di riqualificazione’ non trova riscontro con l’istanza richiesta, in quanto ancorché alla presentazione  dell’istanza si fosse in presenza di una attività dismessa, la localizzazione della media struttura di vendita M2 risulta in contrasto con il combinato disposto dell’articolo 1 delle norme tecniche d’attuazione, l’articolo 5 delle nta del Dpca e l’articolo 1 in quanto supera i limiti dimensionali di superficie previsti e non rientra nei casi di esclusione». Vedremo se ci saranno ulteriori tentativi.

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