di S.F.
Il collegamento tra via Urbinati con strada Santa Maria Maddalena e le opere di completamento della riqualificazione del parco ‘Galigani’ del quartiere Cardeto. Per motivazioni varie sono di certo tra i due cantieri più problematici della storia recente di Terni: il primo è fermo da oltre un anno in attesa della nuova gara, il secondo invece – i cittadini in zona lo attenzionano molto, d’altronde sono ‘solo’ quasi dieci anni che siamo in questa condizione – va avanti seppur con tempistiche non troppo celeri. Siamo a 515 giorni dalla consegna delle chiavi alla Ventra Antonio Srl di Melfi, aggiudicataria dei lavori riguardanti il 1° lotto funzionale e c’è ancora da ultimare questa fase. Poi si penserà alla successiva grazie ai fondi del Pnrr.
PRIMAVERA 2020, CARDETO: IL PROGETTO REVISIONATO. LOTTI E DETTAGLI
Parco Cardeto Terni, per la riapertura si va verso il 2022. Focus su struttura coperta
Focus ascensori
L’originaria intenzione di terminare i lavori di questa fase – problemi legati al Covid, ma non solo – entro il 2021 è già saltata da un pezzo. Ma cosa si sta facendo in questa fase? A primo impatto il cantiere è pressoché deserto. Girando sul lato di viale Borzacchini ecco spuntare due lavoratori: si tratta della Creas Ascensori, attiva nell’installazione dell’impianto di sollevamento nella parte retrostante della struttura sportiva conclusa (almeno la copertura, tennis indoor e campo di calcio a cinque) sul finire dello scorso anno. Inoltre sono in via di sviluppo alcune opere specialistiche relative al primo stralcio in capo alla ditta lucana che, nell’estate 2020, si aggiudicò il maxi appalto per un importo complessivo di poco inferiore ai 650 mila euro: «Stanno completando il primo lotto e poi si proseguirà secondo il cronoprogramma approvato», sottolinea il responsabile unico del procedimento Federico Nannurelli.
Cardeto, un anno fa la consegna del cantiere: di strada ne manca
La parte sostanziale
Su tutto il resto c’è da metterci mano come è ben evidente dall’esterno. Il secondo lotto riguarda infatti l’allestimento dei campi esterni, la finitura, la posa in opera dei giochi per bambini e le attrezzature per palestra all’aperto: in questo caso i 600 mila euro necessari ci sono grazie ai fondi per la rigenerazione urbana nell’ambito del Piano nazionale ripresa e resilienza. Senza dimenticare la palazzina per l’attività ristorativa. Intanto tra un mese ci sarà il 9° anniversario dalla chiusura di un parco che i residenti – ma in generale tutti i ternani considerando la sua storia – attendono da troppo tempo che venga riaperto. In origine a disposizione per l’ultimazione di questa fase dei lavori c’erano 257 giorni naturali e consecutivi con partenza – almeno è ciò che si evince dalla notifica preliminare di cantiere – dal 25 gennaio 2021.