Parco Cardeto Terni, per la riapertura si va verso il 2022. Focus su struttura coperta

I tecnici in questi giorni stanno lavorando sulla copertura. Complicato chiudere il cerchio entro il 2021

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di S.F.

Una cosa è certa. Per sperare di concludere i lavori entro il 2021 – questa la prospettiva lanciata nel settembre 2020 alla consegna del cantiere, d’altronde in linea teorica l’operazione di restyling si sarebbe dovuta concludere entro 257 giorni consecutivi – serve correre e anche tanto. Tra problemi legati al Covid, il caro materiali e altre problematiche i tempi si sono allungati e la riapertura nel 2022 è più che concreta a questo punto: al parco Galigani di Cardeto il focus è sulla struttura coperta che ospiterà i due campi da tennis in sintetico, dopodiché si passerà all’area sportiva open e al verde pubblico. In definitiva per la parola fine ci vuole ancora un bel po’.

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Focus sulla copertura

La Ventra Antonio srl è ormai attiva da oltre un anno per la riqualificazione del parco con opere da 638 mila euro per due campi da tennis coperti in sintetico, altrettanti scoperti in terra artificiale ed un altro in sintetico, spazio per il padel, una pista bmx, spogliatoi, servizi igienici, campo di calcio a 5, tribune per 313 spettatori e locali per il primo soccorso, depositi e magazzini. Più il lavoro sul verde pubblico. In questi giorni i tecnici sono impegnati nel montaggio delle ‘chiusure’ della struttura coperta in metallo: si tratta di uno delle parti principali del lavoro che, da quanto si apprende, dovrebbe essere terminato nel giro di un mese.

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Il materiale da utilizzare

Ultimata la copertura – ci sono ancora da sistemare ballatoio, ascensore e chiusura perimetrale – ci sarà da fare tutto il lavoro sulle finiture per le superfici della parte sportiva, mentre gli spogliatoi sono stati completati. Dopodiché spazio ai percorsi interni ed il verde pubblico. Come detto se tutto fila liscio se ne parla tra qualche settimana con la variabile meteo che potrebbe creare ulteriori stop. Nel contempo curiosando per il cantiere si può facilmente individuare il materiale arrivato dalla Advantix S.p.A. di Arcole (Verona), tra i quali lo scambiatore di calore e l’unità ventilante. Impossibile non notare poi la gran quantità di pannelli depositati in vista dell’utilizzo per la struttura coperta. Anno in dirittura d’arrivo e per la riapertura del parco c’è ancora da attendere. Ovviamente i residenti sperano in un’accelerazione.

 

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