Terni, valori Pm10 alti: passo indietro e firma ordinanze antismog

Ad ottobre palazzo Spada aveva deciso di non emetterle per andare incontro ai cittadini

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Passo indietro, le ordinanze antismog ci sono ed entrano in vigore – post primo superamento delle centraline di monitoraggio dell’aria dell’Arpa – prima del previsto a Terni. Il sindaco Leonardo Latini ha firmato i provvedimenti venerdì mattina.

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L’ORDINANZA 2020-2021 PER IL TRAFFICO VEICOLARE – DOCUMENTO

Traffico in viale Borzacchini

Il traffico veicolare

Per quel che concerne le auto, rispetto all’ordinanza 2019, lo stop riguarderà quelle «a diesel categoria euro 0, euro 1 ed euro 2, mentre resta confermato, come nella precedente stagione invernale, il blocco per le auto benzina fino a euro 1 incluso. Tale misura entrerà in vigore a partire dalla domenica successiva al primo superamento registrato dalle centraline». Gli orari sono 8.30-12.30 e 14.30-18.30. Confermate anche le deroghe.

30 OTTOBRE, IL COMUNE DECIDE DI NON EMETTERE LE ORDINANZE ANTISMOG
L’ORDINANZA 2020-2021 PER I RISCALDAMENTI

Camino

Riscaldamenti e camini

A partire dal primo lunedì successivo al primo superamento del limite Pm10 si «applicherà anche il divieto di utilizzo dei caminetti tradizionali e degli impianti di combustione a biomasse vegetali. vVarrà dal lunedì al giovedì h24 nelle zone poste a meno di 300 metri di quota». Entrambe le ordinanze resteranno in vigore fino al 31 marzo: «Saranno oggetto di rimodulazioni sia in relazione alle concentrazioni rilevate dalle centraline, sia in relazione all’andamento delle misure adottate per contrastare la pandemia in corso».

25 NOVEMBRE, LE GRAZIE TOCCA QUOTA 35 SFORAMENTI ANNUALI

La centralina ‘Le Grazie’ a Terni

Il passo indietro e gli sforamenti

In un primo momento il Comune aveva deciso di non emettere le ordinanze, poi l’innalzamento dei valori delle polveri sottili ha mutato il quadro: «Purtroppo è ricominciata la stagione – le parole dell’assessore Benedetta Salvati – più critica per i valori di Pm10 registrati dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria a Terni, sia per il contemporaneo inizio del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, sia per le basse temperature che impediscono la dispersione degli inquinanti nell’atmosfera. Speravamo di poter evitare i provvedimenti limitativi del traffico e di accensione degli impianti di combustione a biomassa vegetale, contando anche su condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti come accaduto lo scorso novembre. Così non è stato e prima delle piogge degli ultimi giorni la centralina delle Grazie ha continuato a registrare superamenti del valore limite giornaliero del PM10 (6 giorni consecutivi dal 23 al 28 novembre), e così pure la centralina di Borgo Rivo, oltrepassando così il limite delle 35 giornate di superamenti in un anno stabiliti dalle norme europee e obbligandoci dunque a provvedere. Considerato l’impatto che una cattiva qualità dell’aria produce sulla salute umana, e che i primi studi medico-scientifici condotti in merito hanno evidenziato una relazione diretta tra il numero di casi di infezione da Covid-19 e lo stato di inquinamento da polveri sottili, non possiamo sottrarci dal dovere di assumere i provvedimenti necessari a mitigare questa situazione».

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