Dal 26 febbraio 2020, quando ci fu la protesta dell’associazione famiglie dei disabili, al 20 settembre 2021. Un anno e mezzo dopo il consiglio comunale – escludendo dal conteggio il question time del 29 settembre 2020, il giorno prima c’era stata la commissione congiunta – a Terni è tornato a svolgersi in presenza, anche perché era necessario per un semplice motivo: l’elezione del presidente/vice della I° commissione consiliare, stessa cosa per la IV° di controllo e garanzia con votazione a scrutinio segreto. Da remoto non si può fare. Sul tema del mancato ritorno fisico a palazzo Spada ci sono state diverse polemiche nel corso dei mesi. Subito un problema: streaming non funzionante. Non una cosa da poco considerando che in origine si doveva tenere a ‘porte chiuse’: è stato poi consentito l’accesso agli operatori dell’informazione in una delle sale adiacenti all’aula consiliare.
28 SETTEMBRE 2020, L’ULTIMA COMMISSIONE IN PRESENZA
Votazione e toponomastica. Gli eletti: Cozza e Fiorelli
Niente espressione dell’assise sulla surroga dell’ex consigliere della Lega Giulia Silvani (si è dimessa ad agosto), con Anna Margaritelli pronta. Se ne parlerà più avanti. Spazio alle votazioni e, in conclusione, la nomina dei componenti del nuovo organo di supporto per la toponomastica (in lizza c’erano Annamaria Bartolucci, Maria Rita Chiassai, Elisabetta David, Maria Cristina Locci, Flavio Frontini, Michele Benucci, Danilo Pirro e Giuseppe Cassio). Marco Cozza (Lega) è il nuovo presidente della I commissione con 19 voti, Alessandro Gentiletti (Senso Civico) vice con 12. Conferma alla quarta per Claudio Fiorelli del M5s con 22 voti, il vice è Mirko Presciuttini della Lega con 26. A bocca asciutta Fratelli d’Italia.
Toponomastica: Cini più quattro componenti
Per quel che concerne il secondo punto all’ordine del giorno via libera al quartetto composto da Michele Benucci (18 voti), Giuseppe Cassio (16), Danilo Pirro (11) e Maria Rita Chiassai (11): niente da fare per Elisabetta David (5) che, qualcuno della maggioranza (leggasi Fratelli d’Italia), avrebbe preferito. Sette le schede bianche, tre quelle nulle. Come da regolamento resteranno in carica – il presidente dell’organo di supporto in questione è Federico Cini, l’assessore al ramo – fin quando ci sarà l’attuale consiglio comunale e non più per due anni come accadeva in passato.
Minoranze: niente voto
Per le opposizioni – astensione dal voto – è intervenuto Gentiletti: «Siamo contenti che l’organismo entri finalmente in funzione – ha spiegato sul tema -, ciò che ci lascia perplessi è la modalità con la quale sono stati proposti gli otto nomi, al di là del valore dei singoli; è la prima volta che vengono tutti decisi dalla giunta senza il coinvolgimento delle opposizioni e le associazioni. Andavano concertati con la città e non è stato fatto: il timore è che si voglia dividere la città e fare un’opera di revisionismo storico». Della questione l’esponente di Senso Civico ne ha parlato anche con il sindaco Leonardo Latini e l’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli.