Terni, scuola ‘Carducci’: «Non siamo tranquilli»

Il comitato dei genitori dopo le nuove scosse di terremoto: «Noi non intendiamo affidare al caso la sicurezza dei nostri bambini» e chiedono un’audizione in Comune

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Una richiesta ufficiale di audizione in prima Commissione, «supportata da 117 firme dei genitori», è stata presentata al Comune di Terni nella mattinata di mercoledì. Proprio nella mattinata, fortuita coincidenza, nella quale si è verificata una sequenza di tre terremoti di magnitudo superiore al 5° grado della scala Richter: «Grazie – spiega il Comitato dei genitori – al perfetto operato del personale docente e ausiliario, i bambini erano già fuori dall’edificio dopo pochi minuti, alcuni molto spaventati, altri meno, e le operazioni di recupero da parte dei genitori si sono svolte in maniera ordinata e serena».

I genitori della ‘Carducci’ in I° commissione

I genitori della ‘Carducci’ in I° commissione

La sicurezza Ma i genitori non si accontentano: «Noi non vogliamo affidarci alla fatalità e soprattutto, non intendiamo affidare al caso la sicurezza dei nostri bambini», in quanto «il certificato di vulnerabilità sismica pubblicato sul sito del Comune e la restante documentazione avuta tramite accesso agli atti, confermano i nostri timori: la scuola non è sicura. Durante il consiglio d’Istituto del 21 dicembre, al quale erano presenti gli assessori Bucari e De Angelis, poche sono state le certezze. Sappiamo che i nostri bambini verranno trasferiti dal prossimo anno, e non da subito, presso l’Ipsia, dove verranno effettuati i lavori per la separazione con l’ala occupata dai ragazzi delle scuole superiori. Ci è stato promesso e assicurato un servizio gratuito di navetta che si occuperà di trasportare i bambini dal punto di raccolta alla nuova scuola e viceversa».

I genitori della ‘Carducci’ in commissioneNessuna certezza Ma, ad oggi, dice il Comitato dei genitori della ‘Carducci’, «la questione principale resta in una posizione di “stand by”; infatti ancora nulla è stato ufficialmente deliberato rispetto ai 200.000 euro che l’amministrazione comunale dovrà mettere di “tasca propria” per i lavori di adeguamento sismico della scuola; lo stesso assessore Bucari, in sede di consiglio d’Istituto, aveva ipotizzato un possibile spostamento di soldi da mutui già accesi e destinati ad altro, al fine di far fronte a questa spesa. Ma, ribadiamo, ancora nessun atto ufficiale che lo sancisca. Crediamo che, nell’ottica di iniziare i lavori a giugno, questo aspetto burocratico dovesse essere già stato affrontato e messo al sicuro. Non dimentichiamo che il passare dei mesi, potrebbe mettere a repentaglio l’utilizzo dei fondi regionali messi a disposizione per i lavori di adeguamento, i quali rappresentano, tra l’altro, la parte più cospicua dell’intero importo (550.000 euro). Non vogliamo neanche pensare all’eventualità che l’amministrazione, per incapacità di gestione, perda dei fondi importanti e che permetterebbero di mettere effettivamente in sicurezza la scuola».

Il trasporto Altro aspetto, da chiarire, dicono i genitori «è rappresentato dal trasporto. Il recente piano di risanamento proposto dall’amministrazione, a seguito della dichiarazione di predissesto finanziario, prevede una serie di tagli e aumenti di tariffe; una stretta importante viene riservata proprio a questo aspetto, quindi riteniamo abbastanza singolare questo impegno, seppur verbale, che viene da parte di un rappresentante della classe politica dirigente. Per questo riteniamo doveroso un incontro in prima commissione, perché essenzialmente finora l’unica novità che abbiamo appreso, è stata la sede di destinazione dei nostri figli durante l’esecuzione dei lavori. Ci auguriamo che ciò avvenga nel più breve tempo possibile, altrimenti non escludiamo altre forme di protesta».

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