Terni, Semitec: «Senza stipendi né soluzioni»

Incontro al Mise, l’azienda a corto di liquidità. «Nessuna prospettiva sulla continuità industriale e occupazionale»

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Non sono buone le notizie arrivate dal ministero dello sviluppo economico per i 44 lavoratori di Terni (sui 300 complessivi in Italia) della Semitec, azienda del campo dei servizi tecnologici e delle telecomunicazioni: i rappresentanti della società hanno confermato di aver depositato la domanda di concordato preventivo al tribunale di Roma, sottolineando inoltre la mancanza di liquidità per far fronte al pagamento degli stipendi arretrati e di tutte le altre spettanze. «Nessuna soluzione è emersa dalla discussione per dare continuità industriale e per il mantenimento dell’occupazione» riferiscono le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm.

Calendario di incontri

L’incontro si è svolto martedì e ad esso hanno partecipato anche i rappresentanti del ministero del lavoro. L’11 marzo è invece prevista un’assemblea dei soci che assumerà decisioni definitive a seguito del fermo aziendale, mentre il 19 si svolgerà un incontro tra i rappresentanti del ministero del lavoro e Semitec per la verifica dei requisiti per l’eventuale richiesta di ammortizzatori sociali. «L’azienda – spiegano i sindacati metalmeccanici – ha continuato a dichiarare la disponibilità a commesse di lavoro senza dimostrarne l’esistenza e la dislocazione territoriale. Al tavolo ministeriale l’azienda ha riproposto come unica soluzione l’attribuzione delle commesse Grandi Stazioni in capo al consorzio Manital (in amministrazione straordinaria) che, purtroppo, non sono nelle disponibilità dei soggetti convenuti alla discussione».

I sindacati: «Vicenda poco chiara»

Fim Fiom Uilm, sostenute dal Mise, hanno ribadito «la gravità del mancato pagamento degli stipendi e delle insostenibili conseguenze e dei gravi danni arrecati alle famiglie dei lavoratori». Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto all’ad di Semitec di sollecitare l’azionista IGI Investimenti ad individuare gli strumenti per immettere liquidità in azienda, pagare gli stipendi e riavviare le attività lavorative, auspicando che nella prossima assemblea dei soci di adottino provvedimenti per superare la crisi, dare continuità aziendale e nuove prospettive a Semitec. «In caso contrario – mettono in guardia le tre sigle – le organizzazioni sindacali avvieranno tutte le iniziative per individuare le responsabilità di questa vicenda che, a tutt’oggi, appare poco chiara, a partire dal passaggio di proprietà dal gruppo Siram Veolia avvenuta a meno di due anni di distanza e presentata come una soluzione di prospettiva».

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