di S.F.
Richiesta di occupazione di suolo pubblico per la realizzazione di 47 colonnine – tutto legato al Terni Electric Recharge, con bando aggiudicato all’Rti composto da Umbria Energy e Asm -, problemi emersi durante la fase istruttoria e, per ora, via libera per 30 stazioni di ricarica per auto elettriche. A tre mesi dall’approvazione dei progetti esecutivi e della gestione per nove anni, la dirigente della polizia Locale Gioconda Sassi ha firmato l’atto che dà il via libera alla direzione lavori pubblici. Con una curiosità.
IL DISCIPLINARE DI CONCESSIONE E TUTTI I PROGETTI: LE POSIZIONI
TERNI ELECTRIC RECHARGE: 47 STAZIONI PREVISTE

La necessità e lo stop
In sostanza è stato sviluppato un disciplinare di concessione tra le due direzioni – per quel che concerne i lavori pubblici se ne occupa il dirigente Piero Giorgini, dall’altra parte c’è il funzionario dell’ufficio viabilità Angelo Porchetti – del Comune. Ci sarà l’esenzione del canone e della tassa per l’occupazione di spazi pubblici per le finalità innovativa e socio-ambientali di Terni Electric Recharge. Non per tutte le posizioni è arrivato il semaforo verde tuttavia: nessun problema per la conformità dei progetti ma, durante la fase istruttoria, è «emerso che alcune – dieci in tutto – non possono essere autorizzate». Lo stop temporaneo riguarda in particolar modo Viale VIII° Marzo, via Merlino da Filippo, viale Bramante, via del Maglio, via Ferri, via Gabelletta, Strada San Martino e via Bruno.
TERNI ELECTRIC RECHARGE, GARA A ‘TEAM’ UMBRIA ENERGY-ASM
Dove si procede
La concessione per l’occupazione di suolo pubblico è arrivata invece per viale Trento, via Proietti Divi, piazza Alighieri, viale Rossini, via delle Mura Castellane a Collescipoli, piazzale Fossato Carbonara a Papigno, via della Cascata a Marmore, vocabole Colle dei Frati a Piediluco, via Farini, via Montefiorino, via Natta, via Romagna, via Puglie, strada Val di Serra, via Aleardi, via Pestalozzi, piazzale Bosco, via del Fagiano e strada di Maratta Bassa per un totale di 30 colonnine. Per le altre arriverà, ma c’è da attendere.