Terni: svolta Tapojarvi. C’è l’End of Waste e le scorie di acciaio sono ufficialmente vendibili

Da gennaio la società finlandese potrà commercializzare i residui della produzione di Ast: ‘ok’ dalla conferenza dei servizi

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«Oggi è stato raggiunto un obiettivo fondamentale per la certificazione e la commercializzazione dei prodotti a base di scoria derivante dall’acciaio inox»: esulta Tapojarvi che giovedì, a seguito della conferenza dei servizi che ha avuto esito positivo, ha ottenuto l’End of Waste, ovvero il via libera per la commercializzazione delle scorie di acciaio inox.

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«Accolte tutte le integrazioni»

«Gli uffici regionali, d’intesa con il Comune di Terni e Arpa Umbria – spiega la nota dell’azienda finlandese – hanno accolto tutte le integrazioni presentate dalla Tapojarvi dando parere favorevole per l’End of Waste. La Tapojarvi, che ha già investito 45 milioni di euro, ha sempre creduto in questo progetto nato da un accordo tra Ast e la società finlandese, siglato nel dicembre del 2018 al termine di un iter burocratico per l’espletamento di una gara internazionale».

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L’ad Kaikkonen guarda avanti

«Siamo felici per l’esito positivo della conferenza dei servizi – afferma l’ad di Tapojarvi Italia, Martti Kaikkonen -. Il raggiungimento dell’End Of Waste è molto importante per noi. Andiamo avanti con i prossimi step del progetto». Tapojarvi conferma così «il suo intento per la valorizzazione di alcune tipologie di materiali ed il loro riciclo e reimpiego come valida soluzione al reperimento di alcune tipologie di materiali sostitutivi di quelli naturali».

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Ora il mercato: «Tanti benefici»

«L’EOW – prosegure l’azienda – consentirà di registrare e certificare i prodotti a base di scoria di acciao inox in modo da poterli immettere sul mercato europeo. I benefici sono molteplici, tra i quali: riduzione del collocamento dei rifiuti in discarica, riduzione dello sfruttamento delle risorse naturali e degli impatti ambientali dovuti all’estrazione delle materie prime in cava, riduzione della CO2 e del consumo di suolo e, pertanto, miglioramento della sostenibilità. Grazie all’EOW i nuovi prodotti, che si potranno vendere a partire da gennaio 2023, saranno impiegati per la costruzione dei sottofondi stradali, inglobati in matrici bituminose o cementizie, per produrre calcestruzzi o asfalti ed altri prodotti a base di calcio. L’economia circolare è sempre più un tema centrale nel panorama industriale europeo ed Arvedi-Ast e la Tapojarvi si confermano imprese all’avanguardia. Il loro impegno si focalizzerà sulla competitività e la sostenibilità ambientale, attraverso un piano di investimenti concentrato su impianti e tecnologie innovative, ricerca e sviluppo».

La Cisl: «Ci abbiamo visto lungo»

Il coordinatore della Cisl Umbria per l’area di Terni-Orvieto, Riccardo Marcelli, parla di «bella soddisfazione, anche perchè come Fim Cisl (di cui all’epoca Marcelli era segretario, ndR) insieme alle altre sigle dei metalmeccanici, nel 2012 promuovemmo un’iniziativa pubblica incentrata sul progetto di recupero delle scorie. Fummo visionari, forse lungimiranti, ma il tempo devo dire che ci ha dato ragione. Anche in virtù di ciò – osserva il numero uno della Cisl ternana – ci piacerebbe che le istituzioni, sia umbre che nazionali, ci coinvolgessero sulla discussione dell’accordo di programma. Che Arvedi è sì libera di condurre in autonomia, ma che ha anche un impatto importante sulla comunità che non può essere trascurato».

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