di S.F.
Parte la gara europea per l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione economica del forno crematorio a Terni. Il dirigente Federico Nannurelli ha firmato lunedì la decisione a contrarre con documentazione a corredo: in ballo una concessione pluriennale dal valore stimato di 25,7 milioni di euro.
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I dati sono noti da fine 2024 quando, dopo una serie di confronti e modifiche in commissione, l’atto è arrivato in consiglio comunale. L’investimento privato per il periodo di concessione è stimato in 4,1 milioni di euro – si parla di project financing – con il Comune che mette a disposizione in diritto di superficie a titolo gratuito un’area totale da 2.915 metri quadrati. Il promotore è la Altair Funeral srl di Bologna e la spesa sostenuta dalla società emiliana per la presentazione della proposta è da 95 mila euro. «Qualora il promotore non risulti aggiudicatario, potrà esercitare, entro quindici giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione, il diritto di prelazione e divenire aggiudicatario se dichiara di impegnarsi ad adempiere alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte», viene ricordato.
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L’offerta tecnica avrà un punteggio massimo di 100, l’economica 0. Il quadro economico complessivo è invece pari a 4,6 milioni di euro. Corposa la ‘squadra’ comunale che dovrà occuparsi del lungo iter fino all’aggiudicazione (nove mesi di tempo al massimo): al vertice c’è lo stesso Nannurelli in qualità di responsabile unico di progetto; con lui Maria Angela Cavallo, Laura Bagagli, Sara Sgaramella, Walter Giammari, Lilia Barzagli, Matteo Piccioni, Stefano Carloni, Raffaella Briziolli, Andrea Giuseppe Stentella, Maurizio Poncia, Monica Bartoli, Franco Ferraiolo, Silvano Ferrantini e Francesca De Merulis. I direttorei dell’esecuzione saranno Giammari e Poncia.
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Per quel che concerne l’importo dei lavori, a base di gara per la concessione sono posti 2,8 milioni di euro. I costi della manodopera per la gestiokne? 3,3 milioni di euro, non soggetti a ribasso. La concessione sulla base del Pef è di 25 anni o, eventualmente minore, «prevista nel piano economico finanziario del concorrente aggiudicatario e comunque non superiore al periodo di tempo necessario al recupero degli investimenti da parte del concessionario». Infine l’esecuzione dei lavori: è stimato in 360 giorni naturali e consecutivi. Se tutto fila liscio il tempio crematorio sarà diunque pronto per fine 2026.