Terni, università: «È un momento importante»

La presentazione di due nuovi corsi di laurea innovativi è stata l’occasione per fare il punto della situazione e illustrare i progetti e gli obiettivi del Polo didattico e scientifico

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di Fra.Tor.

«Oggi è una grande festa. È un momento importante per l’università a Terni perché sitiamo dando vita a nuove iniziative e nuovi percorsi. Sono importanti, richiedono una collaborazione continua con gli Enti del territorio e sforzi intensi, ma continuo ad avere supporto e non posso che ringraziare». Venerdì mattina a Terni sono stati presentati ufficialmente i due nuovi corsi di laurea innovativi che partiranno con il nuovo anno accademico, occasione per fare il punto della situazione e illustrare i progetti e gli obiettivi del Polo didattico e scientifico di Terni.

I due nuovi corsi di laurea

«Gli investimenti e le scelte su Terni – ha evidenziato il rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero – devono essere qualitativamente alte, devono avere una visione di prospettiva e non devono essere il mero risultato di una duplicazione. Dopo un lungo percorso nel quale ci siamo messi in una posizione di comprensione rispetto alle potenzialità di questo territorio che per noi rimangono strategiche, abbiamo deciso di investire su due corsi che riteniamo importanti per il territorio, guardando agli sbocchi professionali e alle richieste del mondo del lavoro. Al di là della riconferma dei classici corsi di laurea abbiamo deciso di investire su due nuovi corsi: quello di ‘Optometria e ottica’ e quello di ‘Ingegneria dei materiali e processi sostenibili’.

Ottica ed optometria

Il corso di laurea triennale in ottica ed optometria prepara operatori esperti di ottica oftalmica, di ottica fisiologica, di ottica fisica, di componenti fisiche e chimiche dei materiali per l’ottica e della progettazione e realizzazione di dispositivi ottici avanzati. Il laureato è in grado di eseguire con tecniche optometriche l’esame delle ametropie e dei difetti refrattivi ed individuare, prevenire, correggere e compensare i difetti visivi e le anomalie della visione attraverso la prescrizione, la fornitura, l’adattamento di occhiali e lenti a contatto, e mediante procedure di educazione visiva e idonee tecniche strumentali. Il laureato è inoltre in grado di progettare e gestire strumenti e tecnologie ottiche complesse per uso in campo industriale e della ricerca quali microscopi e telescopi. A partire dal primo anno agli insegnamenti di base si affiancano intense attività laboratoriali per apprendere i fondamenti dell’ottica geometrica. Al secondo anno si realizzano attività laboratoriali più specialistiche nel campo della optometria e della contattologia e, al secondo semestre, si prevedono insegnamenti distinti per i due curricula: optometria ed ottica avanzata. Al terzo anno, i due curricula permettono di approfondire prevalentemente tematiche riguardanti l’optometria e i metodi e gli strumenti ottici avanzati per applicazioni nel campo della ricerca.

Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili

Il corso di laurea magistrale in ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili fornisce una preparazione avanzata nel campo dell’ingegneria dei materiali e dei processi nell’ottica della sostenibilità. L’obiettivo specifico del corso di laurea magistrale è quello di formare figure professionali di alto livello, con particolare riguardo alla progettazione e allo sviluppo di materiali, processi e prodotti innovativi e sostenibili. Il corso è articolato in due anni e prevede un percorso comune che indirizza alle conoscenze di base dell’ingegneria dei processi e dei materiali, per poi proseguire con tre curricula: materiali per l’aerospazio, processi sostenibili, materiali per il ‘Green building’. Nel corso del primo anno, dopo aver affrontato i temi della fisica della materia condensata e le metodologie chimiche di caratterizzazione dei materiali, lo studente viene formato sulla struttura e le caratteristiche dei materiali ceramici, metallici, polimerici e compositi nonché sulle nanotecnologie e sui nanomateriali. Sempre nella parte comune del corso, vengono impartiti insegnamenti sulla meccanica dei fluidi, sulla chimica industriale e tecnologica e sul life cycle assessment. Nel secondo anno, il corso di laurea prosegue con i tre curricula. Materiali per l’aerospazio: È incentrato su tematiche relative allo sviluppo, alla produzione e alla progettazione di materiali innovativi ad alte prestazioni per l’aerospazio. Un accento particolare è posto su materiali compositi, leghe leggere, materiali operanti in condizioni estreme e nanocompositi. Sono inoltre studiati tecnologie e metodi innovativi per la caratterizzazione, come ad esempio l’analisi non distruttiva, i materiali attivi ed intelligenti, ed i nano materiali. Materiali per il ‘Green building’: È incentrato sullo studio di tecniche di progettazione e di utilizzo di materiali per l’edilizia green, sui materiali per l’efficientamento energetico e attivi, nonché sul recupero e riciclo dei materiali. La progettazione di materiali alternativi, biodegradabili ed environmental friendly viene affrontata per applicazioni che spaziano dall’edilizia fino all’industria del packaging. Processi sostenibili: È incentrato sulle tematiche dei moderni processi chimici, dei processi che portano al recupero di energia e di materia dai rifiuti, della fisica tecnica ambientale, in un’ottica green e con approfondimenti su biomateriali, recupero e riciclo dei materiali polimerici e progettazione con Life Cycle Analysis (LCA, LCC). Gli aspetti relativi ai processi produttivi sono studiati in modo da fornire allo studente le basi per affrontare i problemi relativi alla loro industrializzazione. Il corso di studio è internazionale e prevede un’attività obbligatoria di tirocinio formativo che può essere realizzata presso le strutture dell’ateneo o presso soggetti esterni convenzionati, oppure all’estero nell’ambito dei programmi Erasmus Traineeship, grazie ai numerosi accordi internazionali bilaterali attivi presso il dipartimento.

Pentima

«Tra le tante cose che stiamo portando avanti – ha spiegato il direttore del Polo didattico e scientifico di Terni, Stefano Brancorsini – c’è la riqualificazione di un piano di Pentima che stiamo portando avanti insieme al Comune di Terni e alla Regione Umbria. I lavori, finanziati dall’Università, partiranno subito dopo Ferragosto. Fondamentale la visione che ha avuto il Comune di vedere su Pentima una punto importante per l’Università a Terni. Inoltre, dal 23 agosto, oltre a quello della segreteria studenti a Pentima, sarà attivato in pieno centro a Terni un secondo punto immatricolazioni. Questo sarà importante per dare maggiore visibilità all’Ateneo».

L’università a Terni

«Il rafforzamento della presenza dell’università a Terni è una delle priorità individuate dal sindaco e dalla giunta comunale», è intervenuta l’assessore alla scuole all’università, Cinzia Fabrizi. «Abbiamo da subito pensato a percorsi universitari che avessero forte legame con il territorio, per questo abbiamo chiesto il rafforzamento della facoltà di ingegneria perché il sito di Pentima torni ad essere un polo di eccellenza in cui la didattica, la ricerca e la tecnologia si possano incontrare. Abbiamo avviato un’interlocuzione costante con l’Università di Perugia e richiesto l’ascolto del territorio per realizzare qualcosa che possa essere un valore per la città». Il presidente della fondazione Carit, Luigi Carlini, ha spiegato che «la Fondazione è a disposizione con quelle che sono le sue risorse a sostenere corsi innovativi e specialistici che hanno anche un indice di occupazione pari quasi al 100%. Per quello che ci riguarda Pentima è un altro impegno, la fondazione Carit si dichiara disponibile a sostenere quella che sarà la dotazione dei laboratori e delle aule di studio. A terni il sistema si sta perfezionando e siamo pronti a nuove sfide».

La ‘No tax area’

Infine il rettore Oliviero ha ricordato che «per tutti gli immatricolati a qualsiasi corso di laurea del nostro Ateneo, anche quest’anno, abbiamo deciso di investire coraggiosamente su una ‘No tax area’ a 30 mila euro Isee, grazie alla collaborazione con l’amministrazione regionale. Significa che le nostre famiglie saranno alleviate del peso della contribuzione studentesca, perché noi vogliamo che i nostri giovani possano accettare la sfida degli studi universitari perché questo Paese ha bisogno di talenti e di eccellenze».

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