Terni, nuovo Globo e parco commerciale: 3° rinvio e sopralluogo

Niente da fare giovedì mattina: Rossi chiede e ottiene la visita in loco prima di votare. Ancora bagarre sulla variante parziale al Prg per la nuova zona commerciale

Condividi questo articolo su

di S.F.

Non c’è due senza tre, detto rispettato. Non c’è pace per variante parziale al Prg – parte operativa – e al Paip a Maratta Est sull’input della Mare Blu S.p.a. Il tema è stranoto e riguarda la realizzazione di una nuova area commerciale da oltre 10 mila metri quadrati di superficie di vendita, con la nuova ‘casa’ del Globo in prima battuta: c’è il terzo rinvio della I commissione consiliare dopo il blitz del consigliere di Terni Civica Michele Rossi. È lui ad aver chiesto di poter effettuare un sopralluogo per poi arrivare alla votazione.

15 FEBBRAIO, IL PRIMO RINVIO
24 FEBBRAIO, IL SECONDO RINVIO
LA SOPRINTENDENZA: «PARERE DEFINITIVO DOPO INDAGINI PRELIMINARI»

La commissione di giovedì 3 marzo

Primo tentativo a vuoto. Rossi scatenato

In avvio di discussione sono stati Valentina Pococacio (M5S) e lo stesso Rossi a chiedere di nuovo il rinvio. Motivo? Lo stesso dei precedenti due appuntamenti in commissione: «Manca la convenzione originaria tra il Comune e l’Edilstart», ha fatto presente la pentastellata. In definitiva non c’era alcuni documenti richiesti. Posta la questione sospensiva, ma questa volta niente da fare: tre favorevoli, altrettanti contrari e due astenuti. Il presidente della commissione Marco Cozza (Lega) in avvio ha voluto ricordare che ci sono «lavoratori e un’azienda in attesa» per far passare il messaggio che non si può perdere ulteriore tempo. E qui Rossi si scatena: «Fretta dei lavoratori? Attendono il contratto su qualcosa che deve essere ancora costruito? Allora se si segue questo ragionamento aspettano dal 2008. Ricordo che ci sono dei vincoli della soprintendenza. Andate a vedere la pagina 19 del rapporto preliminare, l’aspetto archeologico è quello più rilevante. E poi a che serve il nuovo centro commerciale? Stiamo avallando tutto ciò, c’è una riduzione di oltre 2.000 metri quadrati dell’area archeologica». La Pococacio incalza: «La soprintendenza rimanda ad un secondo momento il giudizio. Inoltre dove è riportata la cessione dei 1.000 metri quadrati a Confartigianato? Non c’è un atto transattivo in merito. In origine si parlava di spazio museale e asilo». Breve bagarre con Cini – esce fuori il termine ignorante – e si riprende: «Mi sta portando – l’accusa dell’esponente M5S – una variante che prevede un centro commerciale sopra una zona dove potrebbero esserci reperti. La convenzione è dieci anni fa e il piano industriale idem». Emanuele Fiorini (Gruppo Misto) ha tirato in ballo anche la questione dei lavoratori nella location attuale del Globo: «C’è continuo ricambio, verificate. Lo spostamento non credo che porterà ad assumere 80 persone».

Ex Edilstart Terni, variante ok: area produttiva 35 mila mq

Il progetto

Cini contrattacca

Si va per le lunghe: «Non ci stiamo occupando di nulla di tutto ciò, ma della variante urbanistica. Non è un’autorizzazione – la replica di Cini – ad un centro commerciale, non c’è l’analisi di un progetto fatto e finito. Basta raccontare ai cittadini le stupidaggini, altrimenti si butta sempre in caciara. Quelle zone sono già edificabili dal 2008, forse anche prima, non stiamo creando alcuna speculazione. In sede di conferenza di servizi la soprintendenza ha detto che ad oggi la variante non deve essere rigettata, ma si riserva di conoscere meglio la consistenza dell’area in sedi successiva. Quindi l’iter è proseguito, non ci sono dinieghi in Cds».

Terni, nuovo Globo e parco commerciale: riparte la procedura

L’area coinvolta

Sopralluogo e rinvio

Pococacio e Rossi non hanno mollato: «Andiamo a verificare – le parole della prima – se questi 80 posti di lavoro sono ancora attuali? Ho l’impressione che l’assessore si nasconda un po’ dietro i dirigenti. La sto invitando a rivedere il procedimento per come è iniziato. Se vuole ratificare le scelte del passato che ci sta a fare?». Supporto del consigliere di maggioranza: «Il parere della soprintendenza è un non parere, lo darà dopo gli approfondimenti del caso. Non ha avuto la sensibilità di dire ‘la viabilità passa dentro l’area archeologica’?», si rivolge a Cini. Uno scempio l’area commerciale sullo spazio archeologico. La storia è complicata e ci sono state proprietà (Edilstart, Cosmo, Mare Blu)». Il dirigente Claudio Bedini ha evidenziato che finora non si sono registrate illegittimità: «L’atto transattivo per Confartigianto? Al momento non lo abbiamo reperito e non è a disposizione del notaio». Rossi spezza il ritmo: «Chiedo di organizzare un sopralluogo». Si vota: 5 favorevoli e 3 contrari, tutto fermo anche questa volta. E in conclusione la Pococacio ricorda un ulteriore fatto: «Il 13 novembre 2013 il Nop, il Nucleo operativo per la prevenzione della corruzione, invitò il Comune a sospendere la procedura». Continua la battaglia sulla variante.

L’evento dell’11 marzo

Proprio sul tema è stato fissato per venerdì 11 marzo un appuntamento al museo diocesano di via XI Febbraio: «La variante al Prg in località Maratta Bassa prevede la costruzione di un centro commerciale e la relativa viabilità a servizio. Il centro commerciale ricade in una area ad altissima attenzione archeologica che pochi conoscono: moltissimi cittadini – viene sottolineato da Terni Città Futura – sono completamente ignari dell’esistenza di questa area di ritrovamenti di un villaggio dell’età del ferro. Da qui nasce, grazie alla disponibilità di molti, un convegno di approfondimento nel quale si traccerà l’importanza del sito e quanto è emerso negli scavi svolti negli anni». Parteciperanno l’archeologa Valentina Leonelli, il collega Nicolò Sabina e la professoressa Elisabetta Grimani. Si inizierà alle 17.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli