Terni, velostazione largo Micheli: variante da 60 mila euro

Lavori consegnati lo scorso giugno, poi imprevisti in corso d’opera: aumenta l’importo contrattuale. Filipponi chiede delucidazioni

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di S.F.

Lavorazioni non previste nel progetto originario a causa della riduzione della fioriera esistente e opere fondamentali per evitare danni alle strutture del parcheggio sotterraneo. Questa la doppia motivazione che ha portato ad una perizia di variante per una delle quattro velostazioni in via di completamento a Terni, nella fattispecie in largo Micheli: scatta un incremento dell’importo contrattuale da 59 mila euro che, in origine, era di poco superiore ai 261 mila euro in seguito all’aggiudicazione – ribasso del 27,88% – alla ciociara Edil.Pi.Ma srl.

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Largo Micheli

Un mese e mezzo in più

I lavori sono stati consegnati lo scorso 19 giugno – le altre velostazioni per la ‘mobilità dolce’ come noto si trovano in vocabolo Staino, largo Frankl e nel parcheggio della stazione ferroviaria – e nel corso della realizzazione si è presentata la problematica: si sono rese – viene specificato – «indispensabili lavorazioni non previste nel progetto originario ma necessarie per correggere un vizio grave della fioriera esistente non rilevabile in alcun modo nella fase di progettazione e comunque fondamentali per evitare danni alle strutture del parcheggio sottostante e alla nuova velostazione di Largo Micheli». Da qui la necessità della perizia di variante per rendere funzionale il tutto: incremento da 49 mila (si arriva a 59 con il 22% dell’Iva) e 45 giorni di tempo (in origine 257 quelli a disposizione) in più per la società di Monte San Giovanni Campano, come stabilito a fine marzo. Della progettazione esecutiva se ne era occupata la M.I. Arch di Silvano Gismondi (mandatario), Luca Calzuoli, Giulia Malatesta (ingegneri) e il geologo Giuseppe Caracciolo.

L’interrogazione di Filipponi: «Perché non è emerso subito?»

A chiedere delucidazioni sul tema è il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi: «Tutto ciò – si legge nel documento indirizzato al sindaco Latini e alla giunta – comporta una maggiore spesa incredibilmente di euro 59 mila, pari al 22,60% sull’importo aggiudicato. In fase di rilievo, queste tematiche semplici ed evidenti dovevano emergere ed essere evidenziate: occorre comprendere i motivi che hanno portato alla mancata emersione della problematica. È singolare motivare la variante con l’argomento che il maggior costo ed impegno finanziario è dovuto a lavori non prevedibili in fase di progettazione», il pensiero dell’esponente Dem.

La velostazione in largo Micheli

La velostazione in largo Frankl

 

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