di S.F.
Cinque moduli base per le rastrelliere, colonnina attrezzata per la manutenzione ordinaria, prese di ricarica corrente per i mezzi elettrici e un numero di posti a disposizione pari a 54. Il tutto con un ingombro complessivo di 5,87 x 14,78 metri, un’altezza massima di 3,62 metri e minima di 3 all’estradosso della copertura: sono le caratteristiche principali delle quattro velostazioni a Terni che verranno realizzate nei prossimi mesi in largo Frankl, vocabolo Staino, largo Micheli e parcheggio stazione ferroviaria. La progettazione esecutiva – a cura dell’Rtp M.I. Arch Studio con l’architetto Silvano Gismondi mandatario, gli ingegneri Luca Calzuoli e Giulia Malatesta mandanti, così come il geologo Giuseppe Caracciolo – è conclusa da tempo e il Comune ha avviato lunedì la procedura negoziata per affidare la realizzazione.
LUNGONERA-CASSERO, I DUE LOTTI PER LA CICLABILE: L’APPROVAZIONE
L’iter e l’importo
Non si tratta di una classica procedura aperta – essendo l’importo a base d’asta inferiore al milione di euro – bensì di un iter ad invito: saranno coinvolti un massimo di quindici operatori economici – se sono di più ci sarà un sorteggio pubblico – tra coloro che abbiano inviato la manifestazione d’interesse nello sviluppo dei sistemi di parcheggi indoor per le biciclette, con tanto di video sorveglianza e accesso automatizzato. L’obiettivo è il solito: incentivare la mobilità sostenibile sul territorio. «L’idea progettuale – viene sottolineato – si articola partendo dall’elemento base del portale in acciaio Corten scatolare che ripetuto e modulato in diversi modi arriva a distinguere e ad adattarsi alle differenti aree d’intervento lasciando al contempo una forte riconoscibilità degli interventi, generando strutture all’apparenza uniche ma comunque sempre ampliabilied espandibili al mutare delle condizioni di progetto». La base d’asta è vicina ai 400 mila euro.
AGOSTO, AFFIDATO L’INCARICO PER LA PROGETTAZIONE DELLE VELOSTAZIONI
Le tempistiche. Nessun vincolo
La scadenza per le manifestazioni d’interesse è prevista per le 23.45 del 25 febbraio e il termine per l’ultimazione dei lavori – dalla richiesta di esecuzione – è di 257 giorni consecutivi. «Le scelte progettuali – si puntualizza – portate avanti sono state sviluppate nell’ottica della funzionalità dell’infrastruttura, l’estetica legata all’inserimento nel contesto territoriale, il rispetto dei criteri ambientali minimi e la possibilità di un futuro ampliamento del servizio. Queste strutture nascono con l’ambizione di divenire nodo urbano infrastrutturale, necessario e sufficiente all’implementazione dell’interscambio auto-bici». Per una volta non ci sarà alcun problema legato alla soprintendenza: «Sotto il punto di vista urbanistico ed ambientale non è necessaria la richiesta di pareri in quanto gli interventi ricadono in zone non vincolate paesaggisticamente».
IL CONFRONTO CON I COMMERCIANTI – VIDEO
Le ciclabili e l’interrogazione
In un periodo di polemiche per la pista in via Lungonera Savoia (ed a stretto giro arriveranno le procedure per gli altri stralci), a palazzo Spada è stata avanzata un’interrogazione sul tema. Al sindaco Latini e alla giunta Alessandro Gentiletti di Senso Civico chiede «quali sopralluoghi e quali rilievi tecnici sono stati fatti al fine di valutare la proposta avanzata dai commercianti; le ragioni per cui non è stata accolta la proposta dei commercianti e sulla base di quali accertamenti tecnici; quando e come verrà finanziato il secondo lotto e quando inizieranno i lavori; come si gestirà il traffico a ponte romano e come defluirà la mobilità; quali rilievi dell’inquinamento dell’aria sono stati effettuati prima e dopo l’inizio dei lavori».