Terni, via libera per il nuovo impianto padel a Collescipoli

Chiusa positivamente la conferenza di servizi: numerose le condizioni poste per la realizzazione

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di S.F.

Nuovo impianto per il padel a Collescipoli, questa volta c’è il semaforto verde. Dopo la ‘bocciatura’ dei mesi scorsi in conferenza di servizi, il dirigente all’urbanistica Claudio Bedini ha firmato l’ok in seguito alla riapertura della procedura: riguarda la realizzazione di un insediamento sportivo che avrà anche il pickleball, un club house, reception, spogliatoi, punto ristoro e locali tecnici. Sarà sviluppato accanto al cimitero ed a pochi metri dal campo di calcio ‘Bernardini’.

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Le particelle nell’atto

Il verde

In un primo momento era arrivato lo stop – parliamo di marzo – per insufficienza degli elaborati prodotti e la necessità di produrre integrazioni per vederci chiari su alcune questioni: a richiederli anche la soprintendenza e la direzione lavori pubblici del Comune. In estate è arrivato ciò che serviva e tra le condizioni c’è il fatto che «per quanto concerne l’espianto di alberi di olivo, non risulta presente tra la documentazione visionata l’autodichiarazione dei bolli relativi all’istanza e all’autorizzazione; verrà rilasciata a seguito dell’invio della stessa. Nel precedente progetto erano previsti 92 alberi a mitigazione e 400 arbusti. Nell’attuale sembrano variati: 402 arbusti e 38 alberi. Dovrà essere utilizzato materiale vivaistico di 1° scelta, che non deve presentare difetti agronomici».

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Strada di Collescipoli

La soprintendenza e le coperture

Parere favorevole anche dalla soprintendenza per quel che concerne la compatibilità paesaggistica. Con alcune condizioni: «La copertura della struttura del blocco dei campi coperti dovrà essere realizzata con pannelli di cromia verde opaca sui quali dovranno essere posti in aderenza pannelli fotovoltaici di colore similare (nella scala del verde) non riflettenti; per la copertura del club house, al fine di mantenere comunque una leggerezza del pacchetto ma, al contempo, migliorarne la qualità paesaggistica si dovrà utilizzare un sistema di lastre in alluminio (anche del tipo coperture aggraffate) color rame opaco; la viabilità carrabile dovrà essere realizzata con l’uso di terre stabilizzate con miscela di calce, terra battuta e ghiaietto delle cromie delle terre del luogo, opportunamente battute e compattate. Si evidenzia che in caso di rinvenimento di evidenze di interesse archeologico nel corso della realizzazione dell’opera si dovrà farne denuncia entro 24 ore e provvedere alla loro momentanea conservazione». A muoversi su questo fronte è stata la ditta Stefano Peschiaroli e Alessandro Pierini.

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