Terni, nuovi campi padel a Collescipoli: il Comune per ora boccia

Il dirigente all’urbanistica Bedini firma l’atto che, per ora, chiude la partita: conclusione negativa della conferenza di servizi

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di S.F.

Le particelle nell’atto

Per ora il nuovo insediamento sportivo per il padel ed il pickle ball a Collescipoli – a ridosso del cimitero e del campo ‘Bernardini’ – non si fa. Motivo? Il Comune di Terni ha concluso negativamente la conferenza di servizi decisoria per l’autorizzazione a procedere. Partita chiusa? Con ogni probabilità no, d’altronde già in passato c’è stata una riapertura dell’iter. Fatto sta che al momento c’è lo stop.

MARZO 2023, L’INDIZIONE DELLA CONFERENZA DI SERVIZI

L’area coinvolta

Il no dell’ufficio viabilità

Il progetto riguarda anche lo sviluppo di un club house (con spogliatoi, reception, punto ristoro e locali tecnici) e la sistemazioine delle aree esterne. La prima istanza risale al giugno 2022 e porta la firma della ditta Stefano Peschiaroli e Alessandro Pierini, poi integrata nel corso del tempo. La conferenza di servizi ha coinvolto l’ufficio edilizia produttiva e servizi del Suape, la soprintendenza dell’Umbria, il comando provinciale dei vigili del fuoco, il consorzio di bonifica Tevere-Nera, il Sii, l’urbanistica, l’ufficio Paip, la direzione lavori pubblici, direzione ambiente, polizia Locale e vari uffici comunali. Bene, il problema? C’è chi ha detto no. Lo scorso marzo l’ufficio viabilità ha comunicato che l’elaborato tecnico presentava «carenze ed anomalie tali da non consentire l’approvazione del progetto stesso». Negli stessi giorni stesso esito da parte dei lavori pubblici per «palese insufficienza degli elaborati prodotti». La soprintendenza ha chiesto integrazioni. C’è invece l’ok del consorzio di bonifica. Il termine ultimo per risolvere le incertezze era fissato al 20 aprile scorso.

CAMPO COLLESCIPOLI, BANDO IN ARRIVO

L’assessore Cini con il dirigente all’urbanistica Bedini

Stop. Il possibile sviluppo

C’è dunque lo stop: «A tutt’oggi – si legge nel provvedimento a firma Bedini – nulla è pervenuto di quanto richiesto». E di conseguenza c’è la conclusione negativa della conferenza di servizi decisoria indetta il 3 marzo. Come detto non è scontato che il procedimento sia del tutto tramontano, tutt’altro: entro dieci giorni la società proponente ha diritto di presentare le proprie osservazioni e, in questo modo, riaprire l’iter. Si vedrà. C’è anche un’altra opzione, vale a dire il ricorso al Tar Umbria da depositare entro un paio di mesi.

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