Terni, Comune-Ater: ‘patto’ da 593.000 euro per via XX Settembre

Terni – C’è la trasformazione da diritto di superficie in proprietà piena dell’area Peep sulla base di vecchie convenzioni: in arrivo oltre mezzo milione per palazzo Spada

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di S.F.

Trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà per svariate migliaia di metri quadrati in cambio di 593 mila euro. L’area oggetto del ‘patto’ tra Comune di Terni e Ater Umbria è quella Peep – Piano edilizia economica popolare – compresa tra via XX Settembe e strada Santa Filomena: si chiude in questo modo la definizione completa delle varie convenzioni sviluppatesi tra il 1975 ed il 1981 con un discreto esborso economico.

L’ATTO CHE ATER E COMUNE DEVONO FIRMARE – LA STORIA COMPLETA, CIFRE E AREE

L’area della scuola materna

Cosa succede in sintesi

In sostanza finora le convenzioni di decenni fa non erano stato attuate del tutto. Dunque palazzo Spada trasferisce in diritto di proprietà all’Ater le zone pertinenziali ai fabbricati per le case popolari, viceversa il Comune si prende a titolo gratuito aree ed immobili adibiti a verde e spazi pubblici all’interno del vasto nucleo Peep: in quest’ultimo caso di mezzo c’è anche la scuola materna con area per oltre 15 mila metri quadrati in totale. Coinvolti diversi condomini, appartamenti e passaggi pedonali. Si mette così un punto fermo anche per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, oggetto di guai in passato: «Ater Umbria intende procedere – spiega in merito l’avvocato Emiliano Napoletti, presidente Ater – all’acquisto in proprietà piena di alcune aree in superficie di via XX Settembre a Terni. Questo innanzitutto in conformità agli obblighi convenzionali assunti. Inoltre, dal punto di vista dell’Ente, l’acquisto consolida il suo patrimonio immobiliare e contribuisce a definire con chiarezza gli ambiti della sua gestione».

MAGGIO 2020, LA PROTESTA DEI RESIDENTI DI COSPEA 2

L’erba alta nell’area a maggio

Il passato e gli step successivi

Nello schema di atto predisposto dagli uffici tecnici – il responsabile del procedimento è l’architetto Antonino Cuzzucoli – viene sottolineato che con le quattro convenzioni stipulate tra il 19 settembre 1975 e il 9 luglio 1981 «il Comune di Terni ha in parte ceduto in proprietà e in parte assegnato in diritto di superficie all’Istituto autonomo case popolari Iacp (poi divenuto Ierp e ora Ater) le aree comprese negli ambiti individuati; conformemente a quanto previsto e stabilito nello strumento urbanistico e nei titoli abilitativi rilasciati in attuazione delle suddette convenzioni, l’Iacp (ed Enti residenziali pubblici successori) ha realizzato i previsti interventi residenziali comprensivi delle relative dotazioni urbanistiche territoriali, viabilità, parcheggi, verde pubblico, infrastrutture a rete, attrezzature per l’istruzione, per le quali è prevista l’appartenenza in proprietà al Comune di Terni delle relative aree nonché l’uso pubblico di alcune porzioni delle stesse». L’ok al collaudo ci fu nel 1984. Al momento «tutti gli immobili residenziali realizzati sono da decenni regolarmente agibili e occupati dai residenti sia di quelli proprietari sia di quelli titolari del diritto di superficie delle unità immobiliari abitative, così come è funzionante e operativa la struttura scolastica realizzata all’interno dell’ambito complessivo di intervento». Nel corso del tempo i titolari del diritto di superficie «hanno potuto procedere al riscatto di tale diritto divenendo in tal modo pieni proprietari delle loro unità immobiliari abitative e di quegli spazi definiti ‘comuni’ o di proprietà condivisa condominiale, rimanendo tuttavia escluse da ogni procedura di definizione e attribuzione della proprietà tutte le aree residue circostanti gli edifici». Lo step odierno risolve questa problematica: in tal senso si parla di 80 unità immobiliari con relative aree pertinenziali per un corrispettivo di poco inferiore ai 600 mila euro. Infine è previsto l’asservimento a pubblico uso a favore del Comune di alcune porzioni – circa 930 metri quadrati – di proprietà Ater.

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