Terremoto, a Norcia prorogata la mensa

Il sindaco Alemanno: «La chiusura, prevista per il 31 gennaio è stata posticipata al 15 febbraio compreso, per venire incontro all’esigenza della popolazione»

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Nicola Alemanno

di Nicola Alemanno
Sindaco di Norcia

Superare in ogni modo la burocrazia per non far soffrire i popoli del centro Italia. É l’accorato appello che Papa Francesco ha lanciato ‘a braccio’ durante l’Angelus di domenica. «Per favore – ha detto – che qualsiasi tipo di burocrazia non faccia aspettare e ulteriormente soffrire i terremotati»

Il Pontefice è solito andare fuori dagli schemi prefissi, la visita ‘a sorpresa’ nelle zone terremotate e a San Pellegrino del 4 ottobre ne è dimostrazione.

Anche domenica il Papa ha voluto lanciare un’ulteriore messaggio in cui richiama quanto noi sindaci del cratere del sisma stiamo chiedendo ormai da mesi e ci permette di ribadirlo oggi con forza: lasciateci lavorare e diminuite la burocrazia che ci sta attanagliando.

Diversi nostri concittadini vivono una situazione di sofferenza e insofferenza, noi amministratori locali abbiamo il compito di fornire risposte certe e immediate cui seguano le azioni.

In questa direzione va anche la gestione della mensa la cui chiusura, prevista per il 31 gennaio è stata posticipata al 15 febbraio compreso, a seguito di un accordo tra il Comune di Norcia e il Sistema di Protezione Civile e la Regione, anche per venire incontro all’esigenza della popolazione di avere un luogo dove ritrovarsi per la socializzazione.

Noi sindaci abbiamo il dovere di gestire questo periodo di emergenza nelle nostre città e dobbiamo farlo nel modo più veloce e snello possibile.

A tal proposito sono partiti i lavori di urbanizzazione di 63 piazzole in località Opaco che ospiteranno le attività produttive, che hanno chiesto la delocalizzazione.

Il Premier Gentiloni intanto, gia una settimana fa, aveva annunciato pubblicamente in televisione modifiche al decreto allo scopo di ridurre la burocrazia e centralizzare i poteri: si auspicano novità a breve

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