Terremoto, Terni: «Trasferiteci»

Scuola di Gabelletta, protesta dei genitori alla riapertura e confronto in Comune: «Non c’è sicurezza. Proponiamo uno spostamento momentaneo a Maratta»

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di S.F.

bucari-comitato-gabelletta2323La spiegazione dell’assessore Stefano Bucari – con relazione sul doppio intervento di consolidamento statico nel 1979 e nel 1997 – non li ha convinti, tutt’altro. E i genitori di Gabelletta, alla riapertura delle scuole dopo il sisma di magnitudo 6.5 del 30 ottobre, sono passati all’azione mettendo in atto quel flash-mob annunciato nella scorsa settimana: «Temiamo che la struttura non possa sostenere altre scosse e vogliamo che palazzo Spada ci mostri il certificato di valutazione della vulnerabilità sismica, riavviando inoltre il percorso interrotto nel 2008 per il nuovo plesso scolastico. Perché, oltre al problema relativo al sisma, mancano spazi». Con tanto di striscione e blocco del traffico che ha mandato su di giri più di un’automobilista. Nel pomeriggio, dopo il colloquio mattutino con la dirigente dell’istituto ‘Felice Fatati’ Paola Cannavale, la protesta si è invece spostata a palazzo Spada: subito convocata una conferenza dei capigruppo – presente anche il sindaco Di Girolamo – per ascoltare le richieste di una rappresentanza del comitato, quindi un confronto con Bucari e la promessa di un incontro a stretto giro per discuterne in maniera più approfondita.

LE RICHIESTE NELLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO E LA REPLICA DELL’ASSESSORE BUCARI, VIDEO

Comitato Gabelletta scuole scuolaInsicurezze e certificati «Non ci sentiamo sicuri – ha spiegato Leonardo Fiocchetti, uno dei ‘portavoce’ – di quello che può sopportare la scuola. Ok i consolidamenti statici, ma questi non vanno a migliorare una funzione di sismicità: chiediamo a gran voce, visto che è una struttura degli anni ’20, un certificato di vulnerabilità sismica per far sì che i genitori siano tranquilli nel mandare i bambini a scuola. Anche i docenti non si sentono così sicuri all’interno dell’edificio, qua nulla è a norma. Gabelletta è un quartiere in forte espansione e vorremmo che si aprisse un tavolo per parlare della costruzione di una nuova scuola, in tal senso sono già state raccolte 259 firme. Le rassicurazioni che ci sono state date finora non sufficienti».

LA PROTESTA ALLA RIAPERTURA, VIDEO

I genitori in consiglio comunale

I genitori in consiglio comunale

Piano di evacuazione e Maratta Le problematiche non finiscono qui per il comitato: «Ci sono serie questioni – aggiunge un altro genitore, circa trenta in totale quelli presenti a palazzo Spada – anche in riferimento alle vie di fuga e al piano di evacuazione: per noi è stata una scelta difficile non mandarli a scuola lunedì mattina, ma la situazione è delicata. A Maratta, dove si trovava l’università, ci risulta che ci sia una struttura abbandonata e come trasferimento momentaneo andrebbe bene, d’altronde sono 160 bambini e bastano sette aule». Ribadito inoltre il desiderio di avere in poco tempo l’intera documentazione legata alla struttura di Gabelletta.

Esistenza e non esistenza Di Girolamo ha ascoltato e preso appunti durante la conferenza dei capigruppo con i genitori protagonisti, quindi lo ‘scioglimento’ e il via libera per un confronto più diretto, a tu per tu con Bucari: «Il certificato – ha replicato l’assessore – che cercate voi non esiste. C’è invece la prova di vulnerabilità sismica, che il Comune ha fatto in 32 scuole di Terni. Gabelletta? Non ricordo se rientra tra queste». Tutt’altro che concordi i genitori su questo aspetto: «Assessore, il certificato esiste. Lo chiami come vuole, ma esiste». E via di botta e risposta.

Di Girolamo di fronte ad una rappresentanza del comitato

Di Girolamo di fronte ad una rappresentanza del comitato

L’aggiornamento Bucari ha quindi lasciato i genitori con la promessa di incontrarsi presto per una discussione più approfondita sulla questione. Non prima di aver ricordato a tutti che «la priorità è stata data al ‘Matteotti’ (2 milioni e 800 mila euro), quindi ci hanno finanziato in un altro bando la ‘Oberdan’ e successivamente, nelle gerarchie, c’è Gabelletta: se c’è un finanziamento da parte del governo sull’edilizia scolastica potrebbero arrivare dei fondi importanti, intanto abbiamo in programma di procedere con l’adeguamento sismico di tre materne a breve. Per costruire una nuova struttura servono soldi importanti e in tal senso in cima alla lista ci sarà Gabelletta. ll precedente tentativo non è andato a buon fine perché era stato chiesto un intervento -ha concluso Bucari – a privati e dopo la crisi è saltato tutto».

comitato-gabelletta-scuola1000La mattina ‘Lesioni preesistenti non aggravate’, il responso del sopralluogo effettuato sulla struttura in seguito al terremoto di domenica scorsa. I genitori – uniti all’interno del comitato per Gabelletta – hanno risposto lunedì mattina attraverso un cartello all’ingresso dell’edificio: ‘Una scuola del 1920. La buona scuola? Sicurezza? Non possiamo avere dubbi, dateci certezze’. E dall’altro uno striscione di dieci metri con la scritta ‘Scuola=sicurezza, io qui non entro’. In questo frangente, tuttavia, c’è stata divisione.

La relazione sulla scuola di Gabelletta

La relazione sulla scuola di Gabelletta

Gli ingressi C’è infatti chi ha deciso di ‘svincolarsi’ dall’iniziativa, facendo entrare nella scuola i propri figli. Sul blocco successivo di via Gabelletta invece i genitori si sono compattati, optando per l’occupazione della sede stradale come apice della protesta: cinque minuti di stop e qualche momento di tensione inevitabile – «devo andare a lavorare, fatemi passare», ha gridato una signora – con le persone in transito.

La scuola di Gabelletta alla riapertura

La scuola di Gabelletta alla riapertura

Le richieste In definitiva il comitato per Gabelletta chiede tre cose: il certificato di valutazione della vulnerabilità sismica, una sede temporanea idonea e la costruzione della scuola promessa nel 2009. Intanto, però, bambini fuori dalla struttura a causa della «forte preoccupazione per l’incolumità dei piccoli».

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