Comune Terni, ‘crisi’ per la tesoreria: terzo tentativo per l’appalto

Aggiornato lo schema di convenzione per far aumentare l’interesse dopo i due bandi a vuoti. Corrispettivo annuo sale a 60 mila euro

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di S.F.

Non si riesce a chiudere il cerchio e allora ecco un nuovo aumento del corrispettivo massimo annuale da corrispondere per il servizio. Con passaggio da 45 mila a 60 euro: il Comune di Terni è in affanno per l’affidamento della tesoreria comunale dopo la scadenza della convenzione con Unicredit e il regime di proroga vigente fin quando l’impasse non si sblocca. La palla è in mano al consiglio comunale in merito alla proposta approvata dall’esecutivo Latini.

RENDICONTO 2019, COMUNE VS TESORIERE

Terni, nessuno vuole la tesoreria comunale: gara ancora deserta

Aggiornato lo schema di convenzione

Il primo bando prevedeva la gratuità del servizio, il secondo un corrispettivo da 45 mila euro. Niente da fare e necessità di alzare la posta per sperare di procedere all’affidamento e soprattutto «evitare una nuova diserzione della procedura aperta». Riguarda le operazioni per la gestione finanziaria dell’ente come – ad esempio – la riscossione delle entrate, il pagamento delle spese in capo al Comune, la custodia dei titoli e anche partite legate al dissesto finanziario. Il tutto per un periodo quinquennale che parte dal 1° gennaio 2021 e termina il 31 dicembre del 2026 per un valore complessivo stimato – le cifre originarie erano diverse – di 1 milione 355 mila euro ed opzione di rinnovo per un totale che sale ad oltre 2,7 milioni. La partita è in mano al responsabile unico del procedimento, Sandro Mariani.

Tesoreria Comune Terni: gara deserta

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