di S.F.
Il tempo di sedersi nell’ufficio di Federico Bordoni – con lui il responsabile unico del procedimento Sandro Mariani ed il funzionario Franco Pecelli, out per motivi personali Luca Tabarrini -, un paio di click e tutti via. Terzo giro a vuoto per il tentativo del Comune di Terni di affidare per cinque anni il servizio di tesoreria comunale: mercoledì mattina a palazzo Spada ennesima presa d’atto di gara deserta. Si va avanti così da oltre un anno ormai. E giocoforza prosegue l’attività in proroga Unicredit.
MARZO 2021, LA PRIMA GARA: DESERTA
GIUGNO 2021, IL BIS: DESERTA
L’appalto da affidare
Il servizio che nessuno vuole è quello della tesoreria comunale, vale a dire il «complesso delle operazioni riguardanti la gestione finanziaria dell’ente con riguardo, in particolare, alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di titoli e valori ed agli adempimenti connessi previsti dalle disposizioni legislative, statutarie, regolamentari e convenzionali». Il valore stimato per il quinquennio è di 1 milione 335 mila euro che, considerando l’opzione di rinnovo per ulteriori sessanta mesi, complessivamente va a sfiorare i 3 milioni. Ci sono poi i costi della manodopera per oltre 135 mila euro.
LA TESORERIA, L’OSL E LA CONTESA CON IL COMUNE
Niente da fare
Mercoledì mattina nell’ufficio appalti, contratti e assicurazioni è stato tutto veloce, d’altronde senza offerte non c’è molto da verificare a livello amministrativo. E ora? Le alternative non sono molte, con ogni probabilità a stretto giro ci sarà una quarta gara con ennesima modifica – da ricordare che si era partiti con la gratuità del servizio, poi man mano la storia è cambiata – delle condizioni per l’affidamento.