La polizia di Perugia, su ordine del gip, ha arrestato un 41enne di nazionalità italiana (F.T.) per maltrattamenti e lesioni personali ai danni della compagna 43enne. Non nuovo a vicende del genere, allontanato dalla casa familiare a fine luglio con divieto di avvicinamento al padre sempre per il reato di maltrattamenti, il 41enne – fra le varie cose – avrebbe pestato a sangue la donna lo scorso 8 agosto. Quest’ultima ha riportato lesioni giudicate guaribili in 40 giorni ma il successivo aggravamento delle sue condizioni ha poi imposto il ricovero in terapia intensiva.
I due, secondo quanto riportato dalla procura di Perugia in una nota, avevano iniziato la relazione nei primi giorni dello scorso giugno. Tempo due settimane e il 41enne ha iniziato ad accusare la compagna di avere altre relazioni, percuotendola in più occasioni. In un episodio l’uomo, dopo averla schiaffeggiata, l’aveva anche chiusa a chiave nel suo ufficio e lei era riuscita a scappare solo dopo diverse ore.
L’ultimo, grave, episodio è quello dell’8 agosto: la donna è andata in questura, a Perugia, per la notifica di alcuni atti. Sul tragitto di ritorno in scooter fra Perugia e Tavernelle, lungo la Pievaiola, il 41enne l’ha affrontata, minacciata – «tanto l’ho detto che ti ammazzo, ti seppellisco in un campo di girasoli» – e poi picchiata selvaggiamente con calci e pugni al viso e al corpo. Poi, dopo aver gettato il suo telefono in un terreno, l’ha condotta nel suo ufficio ma lì, ad attenderli, c’era la polizia di Stato. Che ha fatto soccorrere la donna e fermato l’uomo. Alla luce delle risultanze investigative della squadra Mobile di Perugia, il 41enne è stato arrestato e tradotto in carcere.