di M.T.
I dati e le notizie ufficiali sono interlocutori, ma lโAst li ha comunicati con soddisfazione. I volumi di produzione previsti per il mese di maggio, infatti, anche se non sono da far saltare i tappi dello spumante, non vengono giudicati negativamente nemmeno dai sindacati. Poi ci sono i โrumorsโ โ per qualcuno i pettegolezzi โ e qui la faccenda รจ diversa.
I volumi del โcaldoโ Il reparto acciaieria produrrร , secondo le previsioni aziendali, 85 mila tonnellate, alle quali se ne aggiungeranno duemila di fucinati. Ci saranno, รจ vero, cinque turni di fermata, ma vengono considerati normali. Gli impianti del reparto Lac, invece, saranno โsaturatiโ โ lavoreranno cioรจ senza alcuna fermata โ e sforneranno 82 mila tonellate di acciaio.
Il โfreddoโ Stessa situazione, con gli impianti che marceranno a pieno regime, anche nel settore del โfreddoโ, con la Laf che rilavorerร 45 mila tonnellate e Nac che si attesterร a 18 mila, mentre al Centro di finitura si arriverร a 20 mila tonnellate di Laf e 1.700 di Nac. Per quanto riguarda il titanio, infine โ ed ecco che si ripropone la questione โ non ci sono rotoli in lavorazione programmati, mentre si faranno 171 โpezziโ al treno lamiere.
I rumors Da giorni, ormai, le voci si susseguono: sono quelle relative ad una possibile riapertura dei cordoni della borsa, da parte di Ast, per favorire un nuovo esodo di manodopera. E ci sarebbero anche i dettagli: il โbonusโ potrebbe essere ancora piรน alto degli 80 mila euro (lordi) di cui hanno usufruito i lavoratori che hanno lasciato lโazienda, ma stavolta non ci sarebbero i due anni di mobilitร . Si prenderebbero i soldi e via, a casa. Cosa peraltro che hanno giร fatto in parecchi, nelle settimane scorse.
Le indiscrezioni Ma cโรจ anche altro, in questa fase tutta da interpetare, che merita di essere segnalato: il profondo e radicale intervento sulla dirigenza โ di fatto Lucia Morselli ha cambiato tutto il cambiabile โ sarebbe figlio, oltre che delle inchieste della magistratura e delle forze dellโordine, anche di una decisa presa di distanza da un passato che, improvvisamente, verrebbe riscritto da capo. Con tanto di presa di distanza, mai esplicitata, ma lasciata โscivolareโ con nonchalance, da personaggi come Herald Espenhahn o Marco Pucci. E dal sistema di gestione dellโazienda che avevano instaurato, anche in relazione ai rapporti con i sindacati.
La linea 5 Poi, perรฒ, ci sono altri interrogativi: nellโaccordo siglato il 3 dicembre al Mise cโera scritto che ยซentro il primo semestre del 2015ยป dovrร essere avviato, per essere portato a termine ยซnellโarco dei successivi 12-15 mesiยป, il trasferimento a Terni dellโimpianto torinese che fu gravemente danneggiato dallโincendio divampato il 6 dicembre del 2007 e nel quale morirono sette operai (il 28 maggio a Torino ci sarร il processo di appello-bis). Unโapplicazione puntuale di quella parte dellโaccordo, da parte di Ast, viene considerata un poโ da tutti un segnale importante.