Todi sceglie il sindaco: affluenza al 58,34%

Rossini vs Ruggiano, pochissimi al voto (7.873, -10,05% rispetto al primo turno). umbriaOn segue in diretta lo spoglio delle schede

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Seggi chiusi, anche a Todi. E anche nell’unico comune umbro alle prese con il ballottaggio, l’affluenza è stata decisamente bassa. Il Comune umbro, peraltro, ha fatto decisamente meglio di molti altri, visto che in Italia l’affluenza media è stata intorno al 47%.

Affluenza in calo Alla chiusura, infatti, ai seggi di Todi si sono recati 7.873 elettori, il 58,34% degli aventi diritto, con un calo di oltre il 10%. Al primo turno i votanti erano stati 9.228, il 68,39% dei 13.493 aventi diritto. Alle 19, ai seggi per il ballottaggio era andato il 36,37% degli aventi diritto, ovvero 4.908 (alla stessa ora di due settimane fa il dato era pari al 43,6%). Alle 12, avevano votato 2.294 elettori pari al 17% degli aventi diritto.

Ore 00.25 Manca un sola sezione: Ruggiano è in vantaggio di un’ottantina di voti: 3.655 (50,51%) contro i 3.581 (49,49%) di Carlo Rossini.

Ore 00.20 Quando mancano due sole sezioni, Ruggiano è al 50,46% (3,433 voti) mentre Rossini è al 49,54% (3.371 preferenze). 

Ore 00.14 Dopo lo scrutinio di 16 sezioni su 19, Ruggiano è al 50,69% (3.253 voti), mentre Rossini arriva al 49,31% (3,164). Sul sito del Ministero, ancora silenzio.

Ore 00,09 Secondo il Comune di Todi, dopo 14 sezioni, nuovo ribaltone: Ruggiano in vantaggio con il 50.57% (2.776 voti) e Rossini al 49,43% (2.713). Sono 63 i voti di differenza.

Ore 00.05 Dopo 13 sezioni su 19 la situazione si sarebbe capovolta di nuovo: Rossini 50,16% e Ruggiano 49,84%.

Ore 23.58 Il Comune di Todi ufficializza: sette sezioni scrutinate, Ruggiano in vantaggio con 1.420 voti (51,19%), contro i 1.354 voti di Rossini (48,81%). Il Ministero non pervenuto.

Ore 23.56 Mentre prosegue il testa a testa e sono state scrutinate un quarto delle schede (Rossini è in leggerissimo vantaggio), c’è una sola certezza: l’Italia non è un Paese moderno. Comune e Ministero non hanno un solo dato ufficiale da offrire. 

Ore 23.42 Dopo lo scrutinio di quattro sezioni su 19, Carlo Rossini è in leggero vantaggio (50,2%). Ma sarà una volata lunghissima.

Ore 23.31 Ruggiano in leggero recupero dopo lo scrutinio della seconda sezione.

Ore 23.25 Parte meglio Rossini: la prima sezione scrutinata lo vede in vantaggio con il 60%.

IL PRIMO TURNO A TODI

Rossini Il sindaco uscente – Carlo Rossini, sostenuto dal centro sinistra – partiva dai 3.562 voti che ha messo insieme domenica (il 39,83%) ma quel dieci per cento abbondante che gli manca per essere confermato alla guida della città non sarà facile andarselo a prendere da coloro che al primo turno hanno votato per i candidati usciti di scena.

Ruggiano Da questo punto vista potrebbe avere avuto minori difficoltà lo sfidante – Antonino Ruggiano, sostenuto dal centro destra – che però partiva da una base molto meno numerosa, avendo conquistato 2.149 voti, pari al 24,02%. Ruggiano potrà contare sui voti di chi al primo turno ha votato Ruspolini e la Lega Nord (sono stati 809, per un 9,04 %) e pure sui seguaci di Nulli e di CasaPound (431, per un 4,82%). Il totale ‘di partenza’ di Ruggiano, potenzialmente sale così a 3.084 voti, pari al 36,64%.

LE ELEZIONI IN UMBRIA

Caccia aperta Poi, però, ci sono altre aree alle quali i due sfidanti potevano rivolgersi: a quella, per esempio, che nel primo turno ha dato fiducia a Floriano Pizzichini (che, non va dimenticato, era presidente del consiglio comunale quando Ruggiano era sindaco): i 436 (5,17%) che hanno vitato per ‘Movimento civico Todi’, i 431 (5,12%) che hanno scelto ‘Todi cambia’ e i 389 (4,62%) che hanno votato per ‘Progetto Todi’.

Il M5S Poi c’è da verificare – e la cosa desta curiosità – la decisione che presa dai 627 elettori (il 7,01%) che al primo turno avevano Diego Giorgioni (M5S).

Gli assenti A Todi, però, nel primo turno hanno votato in 9.228, il 68,39% dei 13.493 aventi diritto. Per vincere al ballottaggio si dovrà anche cercare di convincere almeno una parte dei 4.265 tuderti che domenica hanno scelto di non andare ai seggi, a fare questo piccolo sforzo.

 

 

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