Todi, al ballottaggio con tanti dubbi

Il sindaco uscente, Carlo Rossini partirà dal 39,83% e lo sfidante Antonino Ruggiano dal 24,02%, che potrebbe avere meno problemi nel pescare tra i delusi del primo turno

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Saranno due settimane di fuoco, a Todi. Fino al ballottaggio di domenica 25 giugno, infatti, la città di cui è originaria la presidente della regione Catiuscia Marini i due candidati che si sfideranno nel testa a testa decisivo, non si potranno risparmiare. Soprattutto perché l’esito appare quanto mai incerto.

LE ELEZIONI IN UMBRIA

I voti che mancano Il sindaco uscente, Carlo Rossini, partirà dai 3.562 voti che ha messo insieme domenica (il 39,83%) ma quel dieci per cento abbondante che gli manca per essere confermato alla guida della città non sarà facile andarselo a prendere da coloro che al primo turno hanno votato per i candidati usciti di scena. Da questo punto vista potrebbe avere minori difficoltà lo sfidante, Antonino Ruggiano, che però partirà da una base molto meno numerosa, avendo conquistato 2,149 voti, pari al 24,02%.

A destra Ruggiano, probabilmente, potrà contare sui voti di chi al prossimo turno ha votato Ruspolini e la Lega Nord (sono stati 809, per un 9,04 %) e magari pure sui seguaci di Nulli e di CasaPound (431, per un 4,82%). 

Caccia aperta Poi, però, ci sono altre aree alle quali i due sfidanti dovranno rivolgersi: a quella, per esempio, che nel primo turno ha dato fiducia a Floriano Pizzichini (che, non va dimenticato, era presidente del consiglio comunale quando Ruggiano era sindaco): i 436 (5,17%) che hanno vitato per ‘Movimento civico Todi’, i 431 (5,12%) che hanno scelto ‘Todi cambia’ e i 389 (4,62%) che hanno votato per ‘Progetto Todi’. Poi c’è da verificare – e la cosa desta curiosità – la decisione che prenderà Diego Giorgioni (M5S) e che tipo di indicazioni darà ai 627 (7,01%) che avevano scelto lui. 

Gli assenti A Todi, però, nel primo turno hanno votato in 9.228, il 68,39% dei 13.493 aventi diritto. Per vincere al ballottaggio si dovrà anche cercare di convincere almeno una parte dei 4.265 tuderti che domenica hanno scelto di non andare ai seggi, a fare questo piccolo sforzo.

La fiducia Le forze politiche della coalizione di centrosinistra provano a farsi coraggio e a darsi fiducia, visto che «esprimono grande soddisfazione per il risultato raggiunto al primo turno delle elezioni amministrative di Todi che ha permesso al candidato ssindaco Carlo Rossini di raggiungere il 40% dei consensi. Un risultato frutto del lavoro di squadra svolto da tutti i candidati consiglieri delle tre liste (Partito Democratico, Socialisti e Popolari – la sinistra per Todi, Todi città aperta) che in queste settimane hanno presentato ai cittadini una proposta unitaria di governo della città credibile e concreta, fondata sul tanto lavoro svolto in questi cinque anni e sui programmi e le prospettive di sviluppo per fare di Todi una comunità in crescita e sempre migliore”.

Rossini E il candidato sindaco rincara: «Ringrazio tutti i nostri candidati per l’impegno, la passione e la tenacia con cui hanno condotto questa prima parte della campagna elettorale e sono molto grato ai cittadini che con la loro fiducia ed il loro sostegno ci hanno permesso di ottenere un risultato importante. Nelle prossime settimane continueremo a confrontarci apertamente con i cittadini, consapevoli della responsabilità che ci siamo assunti nei loro confronti. Lo faremo con la determinazione che abbiamo messo in questi anni e in queste ultime settimane nella convinzione di rendere un buon servizio nell’interesse dell’intera comunità».

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