Dopo il ‘niet’ del gip alla revisione delle misure applicate – 19 arresti in tutto -, i legali di 12 delle 25 persone coinvolte nell’inchiesta antidroga ‘Toner’ condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Terni, giocano la carta del tribunale del riesame. Mercoledì mattina si è tenuta l’udienza di fronte al collegio presieduto dal giudice Giuseppe Narducci in cui le difese hanno spiegato perché, a loro giudizio, l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Perugia, Natalia Giubilei, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Petrazzini, vada annullata o quantomeno ‘mitigata’. Partendo da un elemento: «L’accusa di associazione per delinquere è insussistente».
‘TONER’, LE INTERCETTAZIONI
‘TONER’, IL POSTINO LASCIA LETTERE E PRENDE DROGA
Il presunto ‘capo’
Fra coloro che hanno impugnato l’ordinanza, e che ora sono in attesa della decisione del riesame, figura anche Sandro Broccucci, ritenuto dagli inquirenti al vertice del sodalizio italo-marocchino in grado di far arrivare a Terni, e quindi spacciare, fiumi di droga. Il 37enne ternano è assistito dall’avvocato Massimo Proietti che, nel contesto di ‘Toner’ – il nome dell’inchiesta è dato dal fatto che lo spaccio avveniva soprattutto in un negozio per ricariche toner a Campitello – difende altre quattro persone: «Ci sono posizioni assolutamente estranee alle contestazioni – afferma il legale – ed altre, come quella del Broccucci, relative a fatti datati e non più attuali. Proprio questo elemento ci fa ritenere che non sussista alcun pericolo di reiterazione del reato e quindi alcuna esigenza cautelare. Il Broccucci era stato arrestato nell’agosto del 2018 e da allora nulla ha più a che fare con determinate vicende, riemerse a distanza di quasi un anno con ‘Toner’».
‘TONER’, INDAGINE DESTINATA A CRESCERE
Chi spera nel riesame
L’avvocato Francesco Mattiangeli difende altre cinque persone, di origine marocchina e in due casi unitamente alle colleghe Franesca Abbati e Donatella Panzarola. Per loro, stesso punto di vista in merito all’insussistenza del reato associativo e richieste volte a revocare o, in alternativa, a mitigare le misure applicate. Il ricorso al riesame di Perugia ha riguardato anche l’agente della polizia di Stato – operativo presso la squadra Mobile di Roma – Roberto Genova, arrestato nel contesto dell’indagine e difeso dall’avvocato Manlio Morcella, così come un altro soggetto di nazionalità marocchina assistito dall’avvocato Valentino Viali. Il collegio potrebbe comunicare la propria decisione nella giornata di giovedì.