«Ad oggi un 25% della popolazione non ha fatto la preadesione e non risulta vaccinata, verificheremo ancora. Anche in Umbria c’è stato un rialzo dell’infezione, colpisce più i giovani perché girano di più: va sottolineato che prevalentemente sono persone asintomatiche. In terapia intensiva un paziente, dieci ricoveri in totale: siamo sotto i presunti parametri di sicurezza che il governo andrà a stabilire». Parole dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto in occasione del consueto aggiornamento sulla campagna di vaccinazione e l’andamento epidemiologico.
La campagna di vaccinazione: «Nulla da recriminare»
«Il Sole 24 Ore ci dice oggi – ha spiegato – che siamo al 1° posto per i novantenni, 2° per gli over 80 e 3° per la fascia 60-69. Vuol dire che l’Umbria ha osservato in modo aderente le indicazioni dei protocolli: sono stati messi in sicurezza i fragili, i disabili, i caregiver e non abbiamo niente da recriminare rispetto a ciò che è stato fatto in massima trasparenza. Certo, cercheremo di accelerare per i 20-29 e 12-29, sono sempre su base volontaria. Ad oggi tuttavia un 25% di popolazione che non ha fatto la preadesione e non risulta vaccinata, verificheremo il dato. Faremo della campagne per sollecitare per una vaccinazione che sia fatta in maniera convinta». L’rt umbro ha raggiunto quota 3,75 – secondo i dati regionali nella media mobile a 7 giorni della replicazione diagnostica – contro un 2,15 dell’Italia.
«A fine agosto l’80% della popolazione umbra sarà vaccinata»
Screening
Soddisfazione per i risultati sugli screening in epoca Covid. Tirati in ballo i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali: «I rilievi effettuati a livello nazionale ci indicano in testa per mammografia, volumi colon-rettale e screening cervicale. Nonostante la pandemia abbiamo portato avanti un ambito importante, fondamentale per fare prevenzione». C’è tuttavia chi continua ad avere difficoltà – e non da poco – nel prenotare varie tipologie di esame.
Umbria, ciclo completo per oltre il 50% dei ‘vaccinabili’. Ma l’immunità è lontana