Traffico centro Terni, doppia novità in vista

Analizzate due proposte dell’assessore Bordoni e della Braghiroli: obiettivo creare posti auto, idea sensi unici per via I° Maggio e Corso Vecchio. ‘Apertura’ via Mancini

Condividi questo articolo su

di S.F.

Lo studio con Maps

«Un’operazione in punta di fioretto». Così l’assessore alla viabilità Leonardo Bordoni definisce una possibile doppia azione – la cosa particolare è che a firmare i due atti d’indirizzo l’11 novembre fu proprio lui, all’epoca ‘solo’ capogruppo della Lega, insieme a Patrizia Braghiroli – che interessa la circolazione nelle zone di via I° Maggio e Corso Vecchio: in sostanza servono per la creazione di posti auto nel centro cittadino – focus sulle necessità dei residenti – con tanto di modifica dell’area pedonale ed istituzione di sensi unici. Di mezzo ci finiscono anche via Manassei, via Mancini ed un paio di intersezioni. «E l’attenzione per i pedoni?», ha fatto notare più di qualche consigliere comunale. L’analisi c’è stata giovedì mattina in I° commissione consiliare.

ZTL, LE  ASSOCIAZIONI PREMONO PER MAGGIORI CONTROLLI

L’incrocio via Manassei-piazza San Pietro-Corso Vecchio

La carenza e via I° Maggio 

I presupposti sono gli stessi per entrambe le questioni. «Una carenza cronica di posti auto, ancorché la popolazione residente sia in modo consistente in età avanzata e spesso non in grado di affrontare lunghi spostamenti dalla propria abitazione al primo parcheggio disponibile; il centro raccoglie – si legge nelle considerazioni di Braghiroli e Bordoni – poi una serie di attività commerciali che convivono con i residenti e che hanno specifici interessi quali una viabilità organizzata, regole di sosta certe che non permettano il parcheggio troppo vicino ai loro esercizi, maggiori aree di carico e scarico affinché i fornitori possano operare in sicurezza e senza creare intralcio alla circolazione». Da dove nasce l’input? Partendo da via I° Maggio, viene esposto il problema della circolazione a doppio senso tra l’intersezione con via Petrucci e via Petroni: una situazione che «non permette la sosta sul lato destro della strada e rende difficoltosa la circolazione quando due autovetture si incrociano». Qual è la proposta dunque? Semplice, senso unico in quel tratto in direzione via Petroni in quanto ciò «non comporterebbe ulteriori modifiche per l’uscita da via Parrabbi già esistente nel senso utile di marcia». Insomma, un nuovo modo di muoversi intorno ai giardini Furio Miselli.

LO SCONTRO SULLA POSSIBILE APERTURA DELLA ZTL

Patrizia Braghiroli ha firmato gli atti con Bordoni

Corso Vecchio e l’area pedonale

Più complicata la spiegazione del secondo – Paolo Angeletti di Terni Immagina e Michele Rossi di Terni Civica hanno candidamente ammesso di non averci capito nulla a primo impatto, poi con l’immagine di Google Maps sotto c’è stata la schiarita – intervento che si propone. Anche in questo caso viene contestato un doppio senso di circolazione, nella fattispecie quei 50 metri che vanno dall’intersezione di corso Vecchio con via Beccaria fino all’inizio di via Manassei (di fatto piazza San Pietro): «La carenza di posti auto porta i residenti a parcheggiare anche nella parte che cade in area pedonale ». Altro problema messo in evidenza: «La circolazione in uscita da Corso Vecchio è data solamente dai mezzi che, all’altezza di piazza San Pietro, effettuano inversione di marcia perché troppo grandi per uscire da via Manassei, angolo via Garibaldi». Infine l’accenno su via Mancini: «Dovrebbe essere chiusa ma è di fatto utilizzata da alcuni per uscire da Corso Vecchio senza fare inversione essendo stati alcuni paletti divelti e ciò ancorché comporti la circolazione in zona pedonale». Citata anche la mancanza di aree carico-scarico per piazza Italia, Saturn e la libreria Giunti.  Fin qui ciò che succede. La proposta di modifica – facile da intuire per chi ha presente la zona, meno leggendo solo l’atto scritto – è di creare un senso unico di circolazione da corso Vecchio fino a piazza San Pietro, ‘arretrare’ l’area pedonale (tradotto, consentire il passaggio lecito dei veicoli di fronte ai negozi citati) fino all’intersezione con via Mancini e ‘aprire’ quest’ultima via al transito per l’uscita su via Beccaria. Tutto ciò per sistemare una viabilità caotica e soprattutto il caos – in questi giorni fioccano sui social le foto denuncia – parcheggi. Problema d’inciviltà e controlli.

Via I° Maggio e l’incrocio con via Petrucci

Possibile, ma servono verifiche. L’errore tecnico sulla rampa

Il funzionario Walter Giammari ha spiegato che si possono apportare le modifiche, seppur dopo aver svolto le dovute verifiche legate agli angoli di svolta – per i mezzi più grandi – e la scadenza di una deroga concessa ad Acqua & Sapone in piazza San Giovanni Decollato per il carico/scarico: «Lo scopo – ha puntualizzato Bordoni – è avere un elemento di circolarità con un senso unico per poi defluire su via Mancini. Così si eliminano i guai nati dalle inversioni di marcia e segnalo inoltre che in zona c’è una scuola. L’area pedonale? In pratica si sposta di qualche metro (sono circa 42, di fronte a palazzo Briganti) per permettere il passaggio dei veicoli». Su questo Giammari ha specificato un aspetto rilevante: «Per modificarle non serve il parere ministeriale. Invece per qualsiasi cambio riguardante la Ztl occorre l’approvazione del ministero». Sempre in zona c’è da mettere mano – come ha ammesso il funzionario – ad un errore tecnico: la rampa di accesso alle persone con disabilità sul marciapiede di via Manassei, il quale non si trova sulla corsia pedonale. E oltretutto ha un parcheggio di fronte che, in caso di sosta auto, la blocca.

L’uscita su via Mancini

Emendamenti e critiche: «Non siamo civili»

Presentanti emendamenti – Alessandro Gentiletti di Senso Civico e Michele Rossi di Terni Civica in azione – per far presente di ulteriori difficoltà in diverse aree: via della Biblioteca per l’attivazione di più cantieri, via Sant’Agape a causa dei problemi al teatro Verdi, via Santa Croce e il problema auto per i residenti nell’area del central parking. «Perché non parlarci per vedere se si può avere una convenzione con tariffa migliore per loro?», la richiesta avanzata. Angeletti critico: «Si parla di continuo di gestione dei veicoli e non delle aree pedonali. Una città non è a misura d’uomo e degna di questo nome se non controlla meglio il traffico pedonale. I parcheggi ci sono, basta farli rispettare: c’è chi intralcia il traffico e non solo. C’è scarsa attenzione. Il Comune insista, non siamo civili se permettiamo alle auto di entrare continuamente in questo modo». Dal canto suo l’assessore ha replicato sottolineando che la natura «di questi atti è diverso, il Pums approvato va nell’ottica della mobilità ‘dolce’ per favorire l’accesso in centro con mezzi diversi rispetto alle autovetture. Questi interventi sono realistici e concreti, così pensiamo di tirar fuori al massimo 15-20 posti per i veicoli. Condivido il suo spirito in generale, questa è un’operazione in punta di fioretto». Anche Rossi è concorde con Angeletti: «Troppe volte le aree pedonali sono invase dalle auto». Idem Gentiletti: «Mi sembra che tutto ciò vada nella direzione opposta rispetto a ciò che si era detto. Non c’è attenzione ai pedoni». Palla ai tecnici comunali per le verifiche.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli