di S.F.
Il primo bando fu approvato nel luglio 2013, sei anni fa. A sei anni di distanza quella procedura non ha avuto alcun esito positivo, se non incertezze e litigi nel corso del tempo: ora il Comune di Terni ci riprova attivando un nuovo iter per tentare di dare in concessione il diritto di superficie per vent’anni e consentire cosรฌ la realizzazione di un chiosco-bar. Si parla dell’area ex Hawaii tra viale Campofregoso e ponte Caraciotti.
AGOSTO 2019, DECADE L’ASSEGNAZIONE ALLA CHIANINA CARNI: ANNI BUTTATI

L’obiettivo
Con la rinuncia della Chianina Carni srl il vecchio percorso รจ terminato senza risultati positivi. A distanza di anni palazzo Spada ha riscritto il bando per cercare di dare โlinfaโ alla zona e garantire una buona gestione dell’area verde a pochi passi dal centro cittadino. Come? Dando l’opportunitร di costruire una struttura per la somministrazione di bevande e alimenti.
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La gara e gli obblighi
L’importo a base d’asta รจ di 7 mila 760 euro e riguarda il valore corrispondente al diritto di superficie โ 320 metri cubi โ per l’area pubblica. A differenza di altre procedure l’aggiudicazione avverrร con il criterio dell’offerta economica al massimo rialzo per la concessione ventennale: la gestione dovrร essere mantenuta per un minimo di tre anni a partire dalla data di convenzionamento. Altri obblighi riguardano il cablaggio wifi, l’avvio dei lavori entro tre mesi dalla firma e l’ultimazione entro otto mesi dall’inizio delle opere. Infine l’attivazione entro un massimo di un anno.
L’AFFIDAMENTO ALLA CHIANINA CARNI

La tipologia d’intervento: ยซBene architettonicoยป
Chi si assicurerร il diritto di superficie dovrร poi entrare in azione per la realizzazione del chiosco. Il Comune detta la linea: ยซDovrร avere โ si legge nel bando โ caratteristiche tecnico-costruttive di durabilitร e stabilitร , oltre a dover essere progettato con particolare riguardo al luogo e con caratteristiche tipiche del bene architettonico, escludendo il ricorso a prefabbricati di qualsiasi genereยป. Le dimensioni massime previste sono di 50 metri quadrati per la superficie calpestabile e 40 per quella di vendita. Le spese sono tutte a carico del concessionario una volta aggiudicato il diritto di superficie.