Terni, area ex Hawaii: ecco il nuovo bando

Concessione ventennale del diritto di superficie per realizzazione chiosco-bar: base d’asta di 7 mila 760 euro, il Comune ritenta

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di S.F.

Il primo bando fu approvato nel luglio 2013, sei anni fa. A sei anni di distanza quella procedura non ha avuto alcun esito positivo, se non incertezze e litigi nel corso del tempo: ora il Comune di Terni ci riprova attivando un nuovo iter per tentare di dare in concessione il diritto di superficie per vent’anni e consentire così la realizzazione di un chiosco-bar. Si parla dell’area ex Hawaii tra viale Campofregoso e ponte Caraciotti.

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L’area ex Hawaii

L’obiettivo

Con la rinuncia della Chianina Carni srl il vecchio percorso è terminato senza risultati positivi. A distanza di anni palazzo Spada ha riscritto il bando per cercare di dare ‘linfa’ alla zona e garantire una buona gestione dell’area verde a pochi passi dal centro cittadino. Come? Dando l’opportunità di costruire una struttura per la somministrazione di bevande e alimenti.

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La gara e gli obblighi

L’importo a base d’asta è di 7 mila 760 euro e riguarda il valore corrispondente al diritto di superficie – 320 metri cubi – per l’area pubblica. A differenza di altre procedure l’aggiudicazione avverrà con il criterio dell’offerta economica al massimo rialzo per la concessione ventennale: la gestione dovrà essere mantenuta per un minimo di tre anni a partire dalla data di convenzionamento. Altri obblighi riguardano il cablaggio wifi, l’avvio dei lavori entro tre mesi dalla firma e l’ultimazione entro otto mesi dall’inizio delle opere. Infine l’attivazione entro un massimo di un anno.

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La zona d’intervento

La tipologia d’intervento: «Bene architettonico»

Chi si assicurerà il diritto di superficie dovrà poi entrare in azione per la realizzazione del chiosco. Il Comune detta la linea: «Dovrà avere – si legge nel bando – caratteristiche tecnico-costruttive di durabilità e stabilità, oltre a dover essere progettato con particolare riguardo al luogo e con caratteristiche tipiche del bene architettonico, escludendo il ricorso a prefabbricati di qualsiasi genere». Le dimensioni massime previste sono di 50 metri quadrati per la superficie calpestabile e 40 per quella di vendita. Le spese sono tutte a carico del concessionario una volta aggiudicato il diritto di superficie.

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