Terni, area ex Hawaii: il Comune ci riprova

Dopo anni di polemiche e passi falsi, nuova assegnazione – la quarta – ad un nuovo soggetto privato per la realizzazione di un chiosco-bar

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La storia è lunga, ma cerchiamo di farla breve: sull’area che sta tra via Campofregoso e ponte Caraciotti
(ex ponte Carrara) si vuole costruire un chiosco-bar. Nel 2013 il Comune ha fatto un bando ed ha stilato la classifica di candidati.

Il primo progetto presentato

Il primo progetto presentato

Le rinunce Il primo e il secondo hanno, uno dopo l’altro, rinunciato. Il Comune, allora, ha contattato la terza ditta classificata, ma – tra una lettera e l’altra – il 15 febbraio scorso la ditta in questione, ha fatto sapere che rinunciava pure lei.

L’anuncio Già a maggio dello scorso anno l’assessore Francesco Andreani aveva detto che la procedura era in corso: «Stiamo solo aspettando che la ditta presenti la fidejussione prevista – aveva spiegato – e poi si potrà procedere, visto che il progetto non sarà molto diverso da quello originariamente presentato».

L’ascensore Altra cosa che, pur senza scendere nel dettagli, aveva annunciato Andreani, era che «risolveremo anche il problema dell’accessibilità dell’area inferiore (quella a livello del fiume; ndr) al momento interdetta ai portatori di handicap». Lì, infatti, c’è un ascensore – un altro, dopo quello di san Valentino – che non si è mai riusciti a far funzionare e quello della Bct che, pure lui, non se la passa tanto bene.

La polemica Ma subito dopo era arrivata la smentita: «Se l’assessore dice che l’ascensore potrà essere utilizzato, per scendere dal piano-strada, quello nel quale si farà il chiosco-bar, a quello inferiore avrà le sue buone ragioni, ma forse sarebbe il caso che le condividesse con noi, perché da quello che sappiamo, l’unica soluzione possibile, al momento, è quella del ‘monta-scale’, peraltro contestata, al pari dello stesso ascensore, dai diversamente abili».

Nuova assegnazione E, inomma, pure quella storia è finita male. Di conseguenza è stata chiamata in causa la quarta ditta classificata – la Chianina Carni – che aveva offerto un rialzo del 100% sull’importo a base d’asta pari a 7.760 euro, mettendone a disposizione 15.520.

«Pronti per l’estate» Rosario Drago, uno dei protagonisti di questa avventura, si dice fiducioso: «Abbiamo già il progetto pronto – racconta – e c’è anche un’idea precisa sul nome che daremo all’attività. Vogliamo allestire un punto di preparazione di carne alla brace e utilizzeremo prodotti a chilometro zero. Vogliano essere pronti per l’estate».

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