Sport paralimpico, l’accoglienza e il passo da fare a Terni

In occasione del raduno della nazionale giovanile paralimpica di tiro con l’arco, riflessione sulla capacità ricettiva: «Difficoltà per accogliere gli atleti»

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Una riflessione sullo sport ed i ragazzi con disabilità legato all’aspetto sociale e alla capacità d’accoglienza. Si è sviluppata venerdì mattina all’Archery training center di via del Centenario, a Terni, in occasione del raduno della nazionale giovanile paralimpica del tiro con l’arco: c’è da cambiare mentalità e modo di approcciarsi.

TERNI ACCOGLIE LA NAZIONALE GIOVANILE PARALIMPICA DEL TIRO CON L’ARCO

La visita e la questione

Nella ‘casa’ degli Arcieri città di Terni c’erano il consigliere federale Fitarco – nonché vicepresidente della società – Stefano Tombesi, il delegato provinciale del Coni Francesco Tiberi, il numero uno della Provincia del Cip Tommaso Strinati e l’assessore allo sport Elena Proietti. A pochi passi da loro gli atleti azzurri impegnati negli allenamenti. Un incontro utile per tornare su un tema già affrontato in passato e sul quale, a fatica, si sta cercando di porre rimedio: «Organizzare un evento nazionale significa avere 300 persone con delle problematiche. Ciò che è strano – ha rimarcato Tombesi – è la mentalità delle persone di dire che dentro una stanza con accessori per persone con disabilità non ci entrano. Anche qualche albergatore fa presente che non fanno stanze apposite perché poi possono essere usate solo per loro. Magari il pensiero è che un’area del genere non renda come le altre. Troviamo difficoltà ad accogliere le persone. Non ci sono nemmeno 100 posti in città per ospitarli». Ha annunciato che nel 2021 l’intenzione è di realizzare una manifestazione per atleti con disabilità: «Sottolineo che il tiro con l’arco è l’unico sport dove possono partecipare sulla stessa linea e con lo stesso ranking dei normodotati».

IL MONDIALE 3D DEL 2022

L’elogio e il problema

Sulla stessa linea la Proietti: «Lo sport va sviluppato di più a 360 gradi, normodotati o non. Chiaro che le carenze ci sono, è innegabile: abbiamo molte infrastrutture, ma tutte ‘massacrate’. Gli investimenti vanno fatti e grazie a persone come Stefano Tombesi e Alberto Tiberi può accadere. In questo caso – riferendosi agli Arcieri città di Terni – parliamo di un’eccellenza, lui ha fatto tutto da solo. Mi auguro che i ragazzi della nazionale torneranno qui e si possa organizzare qualche manifestazione al di là del mondiale 3D». Abche per lei focus sulla ricettività: «Il problema degli albergatori c’è. La maggior parte non possono accogliere gli atleti con disabilità, Magari hanno le stanze ma l’ascensore piccolo, oppure non ci sono proprio. Andrebbe fatto un lavoro – ha specificato – con tutti gli attori del territorio, dovrebbero darci una mano in tal senso».

«Facciamo il possibile»

Pù ampio il discorso per Strinati: «Noi come Comitato paralimpico facciamo il possibile per promuovere lo sport con l’appoggio delle società sportive e delle federazioni. Dove poter trovare gli atleti è una questione più che altro sanitaria e riabilitativa, parliamo sempre di persone con la P maiuscola che hanno delle patologie. C’è stato il guaio del dissesto finanziario del Comune e ho iniziato a fare le manifestazioni con la Provincia, la collaborazione con il settore welfare del Comune c’è stata negli ultimi due anni. Con gli assessori Proietti e Ceccotti – più Tiberi, Coni, e Mauro Esposito dell’ufficio scolastico regionale – abbiamo fatto un tavolo pre Covid per unire le energie, poi il lockdown e la necessità di ricominciare da zero. Abbiamo già uno sportello con l’Inail dove orientare i ragazzi allo sport: a loro dico sempre che vanno provati sul campo, poi magari la soluzione si trova. Lo stesso vale per i normodotati». Strinati ha ricordato il buon apporto della scherma ternana nel rapporto con il mondo paralimpico. Infine il leader provinciale del Coni: «Pochissimi alberghi hanno a disposizione stanze per i ragazzi con disabilità», ha puntualizzato rispetto al discorso generale, ricordando in chiusura i recenti campionati italiani paratrap andati in scena al Tav Umbriaverde di Massa Martana.

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