Scuola, in Umbria stop al vaccino per oltre 9 mila insegnanti

La decisione del commissario Figliuolo: si ferma la campagna per chi non ha ricevuto la prima dose

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di F.L.

In Umbria, tra il personale scolastico, il ciclo vaccinale è completo solo per appena 160 persone, lo 0,57% della popolazione, rispetto ad una media nazionale dello 0,95%. Hanno invece ricevuto la prima dose del vaccino in 18.788 – poco più del 67% – dei quasi 29 mila aventi diritto, un dato anche questo al di sotto della media italiana, che supera il 72%. Sono dunque oltre 9.200 i soggetti ancora in attesa (circa il 32,9%, contro una media nazionale del 27,8%). Probabile, però, che dovranno ancora attendere diverse settimane – a pochi giorni dal ritorno delle lezioni in classe per tutte le scuole dell’Umbria – stando alle ultime indicazioni giunte a livello nazionale.

VACCINI, UMBRIA INDIETRO SU ANZIANI E FRAGILI

Il documento

Lo stop alle vaccinazioni di insegnanti e personale scolastico che ancora non hanno ricevuto la prima dose, anche se già prenotati, è arrivato direttamente dal commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo, che ha firmato una circolare in merito. L’obiettivo – come sottolineato più volte negli ultimi giorni anche dal premier Draghi – è quello di dare priorità alla campagna rivolta a over 80 e persone fragili. Dunque le altre categorie considerate inizialmente a rischio (comprese le forze dell’ordine) passano al momento in secondo piano, in attesa comunque di poter riprendere la programmazione.

Il nodo AstraZeneca alle under 60

Un rinvio di qualche settimana dunque – riporta Il Corriere della Sera -, ma che dipenderà dalle singole Regioni, in base all’andamento delle vaccinazioni di anziani e soggetti vulnerabili (settore in cui l’Umbria è piuttosto indietro). Lunedì è previsto un incontro tra sindacati, ministero dell’istruzione e staff del generale Figliuolo per chiarire anche un altro nodo: la maggior parte degli insegnanti già vaccinati, per i quali la campagna continuerà, hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, nel frattempo consigliata solo per gli over 60. Anche se per questi stessi insegnanti si prevede di continuare con la stessa tipologia di vaccino, ci sono da valutare i possibili rischi per la folta schiera di insegnanti e professoresse sotto quella soglia di età, anche per evitare probabili (in alcuni casi già avvenute) disdette delle prenotazioni.

 


La Regione e l’ordinanza di Figliuolo

«In linea con l’ordinanza del Commissario nazionale per l’Emergenza covid, n. 6 del 9 Aprile , la Regione Umbria ha anticipato le disposizioni attuative dell’atto a tutti gli organi preposti alla vaccinazione sul territorio regionale». Lo comunica il commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, spiegando che in Umbria a partire da lunedì, così come stabilito nell’ordinanza nazionale, saranno abilitati alla prenotazione per la prima dose sul portale regionale solo le seguenti categorie: over 80; estremamente vulnerabili per patologia e per grave disabilità; familiari conviventi di estremamente vulnerabili per patologia maggiori di 16 anni, (solo le condizioni con asterisco nelle tabelle ministeriali); genitori, tutori e affidatari di estremamente vulnerabili per patologia minori di 16 anni; familiari conviventi e caregiver di estremamente vulnerabili per grave disabilità art. 3 comma 3 legge 104/1992; persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni, che restano in capo ai medici di medicina generale e, a seguire (quando sarà possibile, ndR), quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni; operatori sanitari e socio-sanitari ancora non vaccinati e tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private.

«Tutte queste categorie – prosegue D’Angelo – saranno abilitate alla prenotazione per la prima dose con vaccino Pfizer per gli estremamente vulnerabili indipendente dall’età, così come saranno anche vaccinati con Pfizer i cittadini under 60 (dalla corte 1961 alle corti successive) indipendentemente dalla categoria di appartenenza. I soggetti over 60, indipendentemente dalla categoria di appartenenza, saranno vaccinati con Vaxzevria, precedentemente denominato AstraZeneca. Tutte le altre categorie abilitate precedentemente saranno disabilitate alla prenotazione della prima dose, mentre, sempre per queste categorie, va garantita la seconda dose; tutti coloro che non hanno ancora avviato il ciclo vaccinale con la prima dose – ha concluso D’Angelo – lo faranno nell’ambito del reclutamento per fasce di età con il resto della popolazione».

L’ordinanza è stata trasmessa anche alle forze dell’ordine, agli istituti penitenziari, all’università, all’Ufficio scolastico regionale, alla Protezione civile che avevano avviato il ciclo vaccinale per i propri operatori e ai quali, nel rispetto dell’ordinanza stessa, si garantisce al momento solo la seconda dose già programmata e non si potranno più programmare prime dosi salvo per i soggetti che rientrano nelle condizioni di estremamente vulnerabili secondo le categorie stabilite a livello nazionale.

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