Derby, Bandecchi ‘punge’ Santopadre e boccia i politici

Il presidente della Ternana ospite nella trasmissione L’Anticipo: «Venderò quando avrò portato la squadra in A»

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Poco meno di 40 ore e sarà derby dell’Umbria. Il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre non parla alla vigilia, il collega della Ternana Stefano Bandecchi sì e non solo a livello calcistico: l’imprenditore livornese è stato protagonista nella trasmissione di venerdì sera ‘L’Anticipo’ di umbriaTv, condotta da Marco Taccucci e Pietro Cuccaro. Come di consueto il patron rossoverde non si è nascosto dietro parole di circostanza.

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Una domenica normale. I tifosi del Perugia

Bandecchi è stato protagonista in avvio di trasmissione per parlare del ‘suo’ derby: «Per me – le parole del presidente di via della Bardesca – sarà una domenica normale. La Ternana ha altri problemi, siamo 12° a poche lunghezze dalla zona retrocessione». Inevitabile un passaggio sull’episodio odierno legato agli Ingrifati: «Non credo di aver risposto ai tifosi del Perugia, li faccio molto più intelligenti: ho risposto a tifosi facironorosi, preistorici, che non hanno la testa ben collegata. Uno striscione stupido che crea imbarazzo ai cittadini di Perugia e alla Regione Umbria, bisogna solo essere sciocchini se non stupidi».

Il non saluto di Santopadre e il progetto stadio

Bandecchi poi inizia ad entrare in tackle qua e là: «Stiamo per presentare il progetto stadio-clinica in Regione, costa oltre 300 mila euro. La Regione ha dato il suo assenso al progetto in sede di conferenza di servizi comunale, per far andare avanti l’operazione concepita così come prevede la legge. Che ad un certo punto qualcuno si dimentichi di questa cosa mi fa ridere. Il derby? Sono un po’ scaramantico, l’ultimo volta siamo retrocessi in B dopo aver vinto. Non so cosa mi devo aspettare, non so se devo pregare per vincere o magari perdere per vincere altro. Auguro al Perugia – le sue parole – di arrivare 2°. Rapporti con loro? Non ho nessun rapporto, non mi hanno salutato quando sono andati via a Terni». Il riferimento è all’incontro di supercoppa dello scorso 22 maggio.

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La ternanità e la classifica

Numerose le domande dallo studio di Umbria Tv: «I tifosi di Terni le hanno trasmesso la ternanità? Per me è una grande festa del calcio dell’Umbria, bellissimo che ci possano essere due derby. Un momento di alto calcio, importantissimo per la tifoseria. Lo dimostrano i 7.500 biglietti già venduti e credo nel ritorno se ne venderanno altrettanti a Terni. Dire che non ha significato morale rilevante è sciocco». Focus sulla posizione delle Fere: «Se mi aspettavo la Ternana in questa posizione? Non la guardo ora perché è un campionato molto particolare. Ogni partita può cambiare tutto. Oggi nessuna squadra è sicura di vincere o di retrocedere. Ora stiamo semplicemente giocando un campionato, certo, meglio essere 1° che 13°. Non credo finirà così».

Il sociale, la clinica ed i politici

A Bandecchi viene chiesto se nel sociale non si è mai pensato di mettere qualcosa in piedi con Santopadre per, magari, stemperare un po’ la situazione: «Dico una cosa. Ho fondato Terni col Cuore e molte persone vivono grazie ai pacchi che consegno da due anni. Ho mandato al mare circa 150 bambini e ho dato buoni da 150 euro. Ora sto organizzando con il vescovo Piemontese una grande cena per le persone sole, sono sempre ben disposto a fare queste operazioni. Ricordo che ho fatto donazioni ad ospedali anche in provincia di Perugia. Lo stadio di Terni e la clinica non è Ternana, sarà dell’Umbria. Qui bisogna cambiare marcia altrimenti non si va da nessuna parte: in Umbria mancano posti di lavoro, sia a Perugia che a Terni. Non c’è una struttura economica-industriale all’avanguardia e non c’è visione. I politici conosciuti da me finora sono scarsi. D’altronde se avete un assessore che arriva dal Veneto questo vuol dire». Da segnalare che i conduttori hanno preso le distanze – non c’era possibilità di contraddittorio – dalle dichiarazioni dell’imprenditore livornese su questo versante. Si torna al calcio.

La delusione e la vendita dopo la serie A

Si gioca domenica alle 16.15: «Non ho mai guardato le partite del Perugia, se non la prima. La classifica? Il calcio dice sempre la verità e quindi è quella che ci meritiamo. Poi il derby è una storia a sé: nel 2018 eravamo sfasciati e siamo retrocessi malamenti, ma lo vincemmo. Non sono soddisfatto della classifica attuale, potevamo andare meglio; ma sono consapevoli che abbiamo 16 nuove persone nel gruppo squadra: sono affezionato ai ragazzi e convinto che siano capaci. A fine campionato la Ternana non avrà questa graduatoria», la certezza di Bandecchi. «Domenica prenderò l’elicottero e andrò a Perugia. Santopadre? Non ho bisogno di incontrarlo in segreto, la mia porta è sempre aperta. Nell’ultimo derby, se avessi perso, avrei messo le medaglie al Perugia. Lui non è nemmeno passato a salutare. Se domenica perderemo farò i complimenti e lo saluterò. Anche il sindaco di Perugia». Mirino ancora sui rossoverdi: «Quando la Ternana gioca allegra e serena dà il meglio di sé, in campionato siamo stati troppo tesi. Il pesce puzza dalla testa e si vede sono il primo a sbagliare qualcosa nella gestione: il Perugia in questo momento è momentaneamente più forte e dobbiamo giocare al meglio per tentare di non perdere altrimenti il campionato si mette male. C’è necessità di portare a casa almeno un punto». Chiosa finale: «Voglio portare la Ternana in serie A e stiamo perdendo tempo ad essere in questa posizione. Venderò quando l’avrò portata nella massima serie, abbiamo già perso troppe partite. Il monte ingaggi? 14 milioni». Tutti in attesa della stretta di mano con Santopadre. Sempre se ci sarà.

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