Un’ordinanza rivolta ai proprietari di terreni nelle zone di via Bramante, via Proietti Divi, via del Gioglio, Colle dell’Oro e aree adiacenti, più via Ippocrate e zona Perticara/Larviano per combattere la presenza dei cinghiali. L’ha firmata mercoledì 5 gennaio il sindaco di Terni Leonardo Latini: è valida dal 7 gennaio fino al 28 febbraio ed arriva dopo le costanti segnalazioni dei cittadini.
IL PROBLEMA CINGHIALI A TERNI
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Problema cinghiali
Nell’ordinanza il primo cittadino specifica che «sono pervenute segnalazioni circa la presenza di cinghiali selvatici allo stato brado ed in branchi, non solo nelle aree rurali ma anche nelle vie del centro abitato, in particolar modo lungo via Bramante, via Proietti Divi, via del Gioglio, zona Colle dell’Oro nonché in località Pentima» e «in via Ippocrate e località Perticara/Larviano». C’è poi lo stato «di abbandono di aree di proprietà privata, prive di manutenzione, in cui è presente l’insorgere di erbacce infestanti e vegetazione spontanea che costituisce non solo ricettacolo di insetti, rettili e altri animali dannosi per la salute ma si connota anche come habitat idoneo alla permanenza di fauna selvatica pericolosa per la pubblica incolumità, il tutto in dissonanza con la politica di tutela ambientale intrapresa dall’amministrazione Comunale, compromettendone i risultati e gli effetti auspicati». Infine in premessa si prende atto della «presenza e proliferazione del fenomeno degli animali ungulati, nella fattispecie cinghiali, che spesso si annidano nelle sterpaglie e nei canneti». Si giunge all’ordine.
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Manutenzione e sistemazione
Ai proprietari viene imposto di «provvedere alla manutenzione e sistemazione delle aree stesse al fine di evitare il degrado ambientale nonché la creazione di habitat che agevoli la presenza di fauna selvatica che, annidandosi nelle sterpaglie e nei canneti, costituiscono pericolo per la pubblica e privata incolumità. Gli interventi di manutenzione dovranno essere comprensivi, tra l’altro, della rimozione di ogni rifiuto o materiale di scarto presente e del taglio della vegetazione». Impegnati nei controlli la polizia Locale e gli organi di vigilanza. L’inottemperanza è sanzionata ai sensi dell’articolo 650 del codice penale: ammenda fino a 206 euro o arresto fino a tre mesi.
