‘Aldo Moro’ Terni, parla il dirigente scolastico

Maria Principato interviene dopo le problematiche sollevate dai genitori: «Situazione non semplice, ecco come ci siamo organizzati»

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di Maria Principato
dirigente scolastico della direzione didattica ‘Aldo Moro’ di Terni

In relazione alle notizie riportate su quotidiani e testate online, occorre precisare che l’organizzazione a classi aperte è una delle opzioni previste dal Piano scuola 2020/2021, DM n. 39 del 26 giugno 2020 finalizzato proprio alla «pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del sistema nazionale di istruzione». Il Decreto infatti, facendo proprio lo strumento dell’autonomia scolastica introdotto con la L.15 marzo 1997, n. 59 e regolamentato dal D.P.R. n. 275 del 99, incentiva la possibilità per la scuola di applicare quell’autonomia didattica e organizzativa spesso sbandierata, ma in realtà difficilmente applicata.

‘MAL DI PANCIA’ ALL’ALDO MORO

E quindi flessibilità negli orari, negli strumenti, nelle scelte metodologiche e didattiche, negli spazi da utilizzare, rimodulare, creare, riutilizzare. Da questa ratio le opzioni date: riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento; articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso; frequenza scolastica in turni differenziati, anche variando l’applicazione delle soluzioni in relazione alle fasce di età degli alunni e degli studenti nei diversi gradi scolastici.

‘ALDO MORO’: «SOLUZIONE IN VISTA»

Nell’organizzazione del tutto, il rispetto delle regole sul distanziamento è stato determinante: 1 metro di distanza tra le rime buccali degli alunni seduti, 2 metri di distanza tra l’insegnante e i banchi e la distanza ottimale di 80 cm tra i banchi, secondo una direzione delle file, per garantire la via di fuga in caso d’emergenza. Ciò ha decretato una mappatura poco felice lasciando fuori più di ottanta alunni sui due plessi della primaria. Di qui dunque la scelta della Direzione didattica ‘Aldo Moro’ finalizzata ad offrire la migliore offerta formativa pur nella carenza di spazi e conseguentemente di organico: organizzazione modulare per classi parallele. Questa modalità garantisce il distanziamento, diminuisce il fabbisogno di spazi e soprattutto offre all’alunno una continuità sul gruppo classe di origine. Unica criticità: il fabbisogno di organico; aumenta per la necessaria copertura del tempo scuola dei nuovi gruppi così costituiti.

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Le famiglie contestano un’ipotetica promiscuità dei gruppi e invocano il sistema ‘bolla’ richiesto obbligatoriamente dalla normativa per la sola scuola dell’infanzia. La scrivente, pur essendo certa e sicura di ogni scelta intrapresa e condivisa con Rspp e Mc, ha allora proposto in uno degli incontri avvenuti con i rappresentanti dei genitori l’organizzazione delle classi parallele a gruppi fissi che però è stato al momento rigettato.

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Per quanto riguarda invece gli spazi del seminterrato: palestra, aula magna, laboratori di informatica e di ceramica sono stati da sempre adibiti alla didattica e hanno tutti due, tre, anche quattro finestroni che garantiscono, tenendo conto del parere tecnico di Rspp e Mc, non solo il ricircolo dell’aria ma anche la naturale illuminazione. E comunque anche in questo caso la scrivente, prendendo atto dell’evidente preoccupazione dei genitori, ha proposto una turnazione pomeridiana, ma anche in questo caso i rappresentanti dei genitori hanno rifiutato la proposta, manifestando la volontà di avere i gruppi classe così come erano nella fase pre covid, cosa questa impossibile in mancanza della disponibilità di spazi adeguati ad limitare il contagio.

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Attualmente la scrivente ha ottenuto dal Comune la dotazione di spazi aggiuntivi e dalla Regione organico aggiuntivo; elementi determinanti per risolvere, sia pure in parte, una situazione estremamente complicata poiché vede in spazi ristretti classi molto numerose. Entrambe le notizie sono state accolte dalla comunità tutta della Direzione didattica ‘Aldo Moro’ con grande soddisfazione poiché testimoniano l’attenzione garantita alla scuola e il forte impegno che tutti gli attori coinvolti stanno mettendo in questa impresa titanica per la ripresa dell’anno scolastico dando alle scuole il posto privilegiato che meritano, in una società che vuole essere inclusiva, competente, resiliente, forte, coraggiosa e rispettosa del lavoro di tutti e di ciascuno per proteggere i componenti più piccoli e più importanti del nostro sistema produttivo. La situazione non è semplice, i problemi saranno molti ma insieme – noi, voi, lo Stato, la Regione, il Comune – possiamo farcela!

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