di S.F.
Chi si è aggiudicato in via definitiva l’asta per l’acquisizione ha fatto ciò che doveva, vale a dire trasferire tutto il materiale d’archivio. Peccato che a distanza di quattordici mesi da quell’atto – firmato il 7 settembre 2020 dall’allora dirigente alle attività finanziarie Claudio Carbone – l’alienazione dell’ex Dicat di Terni alla Centro Plast s.r.l. non sia stata completata e non per colpa della società privata: il principio d’incendio del 27 ottobre 2020 ha cambiato un po’ i piani ed ora il Comune è costretto ad una procedura d’urgenza per evitare il patatrac. Vale a dire un prelievo dal fondo di riserva per il finanziamento di quasi 40 mila euro utile ad affidare l’incarico per lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi da portare in discarica. Motivo? Tutta la storia deve finire entro il 31 dicembre.
7 SETTEMBRE 2020, L’AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA
Fretta e urgenza
Rapido riepilogo. Il 5 giugno 2020 c’è stata l’aggiudicazione provvisoria alla Centro Plast per 1 milione e 60 mila euro, quindi tre mesi dopo lo step definitivo e l’input comunale di arrivare alla stipula per la compravendita. Bene. Siamo ad ottobre ed ecco l’inghippo: un principio d’incendio costringe i vigili del fuoco ad intervenire e nella struttura restano come ‘risultato’ dei rifiuti speciali da combustione, aspetto che compete all’amministrazione per lo smaltimento. Nel contempo la società fa il suo e porta via il materiale d’archivio, come impone il bando di gara. Il Comune è invece più lento. A tal punto che ora c’è un passaggio definito «improcrastinabile».
Ex Dicat, scattano i sei mesi per trasferire materiale archivio
I rifiuti e la scadenza
Passano i mesi e senza lo smaltimento dei rifiuti in questione la stipula – lo ha scritto il legale della Centro Plast al Comune, giusto per ricordarlo – non può esserci. C’è un problema: ai fini dell’alienazione la giunta regionale ha inserito l’ex Dicat – è accaduto il 28 aprile di quest’anno con delibera a firma dell’assessore Enrico Melasecche – in uno specifico allegato legato alla vendita degli alloggi di edilizia residenxiale pubblica, con validità fino al 31 dicembre 2021. Dunque? Semplice, il Comune deve concludere l’operazione entro un mese per «non incorrere nella situazione di richiedere una necessaria proroga, le cui tempistiche potrebbero condizionare le modalità procedimentali previste nel bando».
Ex Dicat Terni, ad un anno dall’asta ancora niente stipula finale
Affidamenti e prelievo
Corsa contro il tempo. La procedura per la caratterizzazione e l’etichettatura dei rifiuti speciali è scattata ad aprile, con successivo affidamento diretto alla Servizi Ecologia Ambiente firmata il 31 agosto per l’analisi di due campioni al fine dello smaltimento. Si arriva alle ultime settimane e alla necessità di procedere con urgenza per eliminare il problema con iter rapido e unica offerta pervenuta a palazzo Spada per l’incarico: l’unica a farsi avanti è stata la Ipic Servizi Ambientali srl di Massa Martana per un totale di 36 mila 112 euro. Ultimo step la copertura finanziara «necessaria ed improcrastinabile» attraverso il prelievo dal fondo di riserva, cosa che avviene nei casi in cui «si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti». L’atto dovrà giocoforza passare in consiglio comunale.
Si chiude la vicenda?
Tutto ciò occorre per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e di conseguenza completare gli propedeutici alla stipula contrattuale con la Centro Plast entro il 31 dicembre, con tanto di incameramento di oltre 1 milione di euro da mettere parzialmente a disposizione dell’organo straordinario di liquidazione. La mancata spesa comperterebbe un fallimento di un procedimento strategico. Forse la puntata finale è in arrivo. Sarebbe anche ora considerando che è trascorso un anno e mezzo da qual 5 giugno 2020.