Arcieri Terni, canoni idrici e Fitarco: «Ora punto di non ritorno» Proietti rassicura

C’è qualcosa che non va con il Comune per il rinnovo della convenzione sancita nel 2019. Tombesi e il j’accuse alla politica ternana, l’assessore: «Ho dato àut àut, si risolve»

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Tra gli Arcieri Città di Terni, la Fitarco e il Comune c’è qualcosa che va chiarito. Lo si evince dalla nota inviata dalla stessa società nel primo pomeriggio di mercoledì: «A rischio la permanenza della Federazione». L’oggetto è più che indicativo e fa seguito alla recente polemica con palazzo Spada per il mondiale 3D previsto a settembre tra Carsulae e Stroncone (non è rischio). Giovedì si è poi svolto una sorta di tête-à-tête pubblico tra le parti per far luce sulla questione: palla in mano ai tecnici e, se tutto dovesse filare liscio, passaggio in giunta la prossima settimana per evitare il patatrac. Al centro dell’attenzione il rinnovo della convenzione e tutto ciò che è accaduto dall’estate 2019 in avanti.

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Strategia? Problema effettivamente sfuggito di mano? Giovedì se ne saprà di più. Fatto sta che dagli Arcieri viene sottolineato che «alla luce dei ritardi accumulati per il rinnovo della convenzione tra la Federazione Italiana Tiro con l’Arco e il Comune di Terni è a rischio la permanenza della stessa sul territorio e la conseguente perdita del finanziamento concesso legato ai canoni idrici». Nella nota di invito si fa riferimento ad una «grave situazione»: ne ha parlato giovedì il consigliere federale Fitarco e numero uno della società ternana Stefano Tombesi. Campanello d’allarme – non il primo su questo fronte – per l’assessore allo sport Elena Proietti: ha risposto in loco ai guai evidenziati da Tombesi.

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«Vuoi un caffè? No grazie, mi ci manca». Scambio cordiale tra Tombesi e Proietti all’arrivo dell’assessore, poi tutti seduti e via con la conferenza per mettere sul tavolo il problema che rischia di far saltare piani e schemi. Il primo ad esporsi è il consigliere federale della Fitarco, più che perplesso da ciò che sta accadendo: «Siamo arrivati al punto di non ritorno a causa della scadenza della convenzione tra Arcieri città di Terni, Fitarco e Comune. Tutto nasce dal grande successo del mondiale 3D a Terni del 2015: l’allora vicepresidente della Regione Fabio Paparelli si spese molto affinché l’evento tornasse in città e ci siamo dati da fare per riottenerlo. Per farlo la Fitarco ha chiesto delle caratteristiche come l’impianto a norma e location adeguate, noi abbiamo fatto la progettazione e chiesto contributi in tal senso, con la Fitarco che si è accollata il pagamento World Archery in vista del mondiale 2022. Diciamo che la politica ternana è rimasta al di fuori di tutto, se ne è ‘dimenticata’. Ma non per colpa di Elena». Si arriva alla storia recente: «C’è stato l’accesso ai 400 mila euro dei canoni idrici e l’accettazione del progetto di fattibilità per l’impianto, farà diventare una chicca la struttura». Ed ecco lo scoglio inaspettato: «La convenzione a tre su questo ambito scade il 26 luglio: significa che come Fitarco non abbiamo i tempi tecnici per fare il bando, la progettazione esecutiva e l’assegnazione dei lavori entro il 15 giugno». Sì, perché la deadline del bando regionale per l’impiego dei canoni idrici è tra meno di due mesi: «Rischiamo di perdere il contributo. Ho avuto – ha aggiunto Tombesi – un incontro con il sindaco Leonardo Latini e mi aveva assicurato che si sarebbe adoperato. E invece mi vengono chieste documentazioni per certificare questo accordo a tre».

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La Proietti mostra i messaggi ricevuti dai tecnici a Tombesi

La delibera del 2019 e la minaccia di vie legali 

Proprio su questo Tombesi è andata a recuperare il documento che ‘inchioda’ l’amministrazione comunale: «In merito a questo accordo a tre per questa area c’è la delibera di giunta del 17 luglio del 2019. E sulla base di questo è stato firmato un atto successivo dal dirigente Zaccone. Ora mi dicono che non ha validità e allora la federazione mi fa presente che non si può proseguire su un qualcosa che ha scadenza il 26 luglio». Il nodo è tutto qui: «Quali sono le problematiche? C’è già un impegno enorme per organizzare il mondiale 3D di settembre, in questo modo rischiamo di perdere un centro di eccellenza ed i 400 mila euro dei canoni idrici. Entro una settimana manderemo la lettera di rinuncia e, se non si risolve, saremo costretti ad adire per vie legali per il bene della città. Ricordo che questo terreno è comunale, perché si vuol cacciare la federazione?». La Proietti ascolta, assorbe – tra i due c’è un buon rapporto alla fin fine, ma non sempre fila tutto liscio – e risponde.

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO, A LUGLIO ALTRO CAMBIO

Un altro documento mostrato da Tombesi

L’assessore, le problematiche sciocche e l’sos personale

La Proietti rassicura, pur togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: «Sapete bene che i fondi dei canoni idrici sono stati destinati all’impiantistica sportiva da quando ci siamo insediati noi, è una battaglia che ho vinto insieme all’allora vicepresidente della giunta regionale Fabio Paparelli. Gli investimenti su Piediluco li conoscete e come giusto che sia vale lo stesso per questo centro federale, è mio interesse che questa cosa vada a buon fine. Le problematiche? Sciocche e superabile, me lo ha confermato il funzionario tecnico – ingegnere – Federico Nannurelli. Ora ci sarà un chiarimento tra tecnici ed entro la prossima settimana tutto dovrà essere perfezionato con una delibera di giunta, è un àut àut». Qualcosa è andato storto, è chiaro: «Ci sono stati ritardi per l’assoluta mancanza di personale alla direzione sviluppo economico, purtroppo non è una giustificazione ma è ciò che viviamo. C’è stata una serie di cambiamenti dirigenziali, nel 2019 firmò Andrea Zaccone, poi c’è stato Luciano Sdogati ed ora Emanuela Barbon (dal 1° luglio andrà via, ndr, altro dirigente in arrivo in comando). La giunta è pronta a votare. Con Stefano siamici ma ogni tanto abbiamo degli scontri. La colpa è giusto che sia della parte politica, sì, però ci sono anche altre persone che devono fare». Il riferimento è sempre ai tecnici.

IL MONDIALE 3D DEL 2015

L’assessore Proietti

Il suggerimento sulla convenzione

Sarà tutto risolto salvo avvenimenti particolari. D’altronde Tombesi ha già fatto capire che il tempo è scaduto: «Sottolineo – ha puntualizzato il consigliere federale – che la società Arcieri Città di Terni ha una convenzione in scadenza con il Comune fino al 2028 e dopodiché potrebbe intervenire la Fitarco su questa area». La questione è sull’altra convenzione, quella che coinvolge anche la federazione ed è in scadenza: «Da allungare fino al 2028 per una progettazione a lungo termine», il suggerimento. «Mi è stato detto che il documento prodotto dalla federazione dopo la delibera di giunta del 2019 non aveva valore perché non supportato da documenti. Servono quattro righe dal Comune e stop per risolvere». Tutti d’accordo su un aspetto: «Ora l’obiettivo principale è mettere a terra il finanziamento da 400 mila euro, la sconfitta sarebbe perdere risorse. Occorre procedere con il progetto esecutivo». Infine un piccolo sunto da parte della Proietti sui prossimi step: «Ora nuova delibera di giunta, poi convenzione (in realtà si tratterebbe di una proroga, ndr)». Si proseguirà con il passaggio dei 400 mila euro dalle casse comunali alla federazione, quindi si appalta. Tutto da chiudere entro il 15 giugno. Nuovo ‘sfogo’ sul turnover a palazzo Spada: «Cambio continuo di dirigenti, c’è chi chi viene dal nord e chi dal sud, capisco le loro difficoltà perché non è facile ricominciare da zero ed entrare in nuovo meccanismo. Il problema è nella norma. Io ne ho avuti tre ed a luglio ci sarà il quarto. Gli indirizzi politici vanno messa a terra, ma il continuo susseguirsi di persone che talvolta non conoscono nemmeno la città è un guaio per noi e loro. Poi le interpretazioni sono diverse e lì si inceppa tutto». A proposito di convenzioni, c’è tempo per un brevissimo scambio sull’iter per la concessione dello stadio Liberati: «Ci stanno lavorando, un problema per volta. E non c’è solo il calcio». Risoluzione in arrivo?

PARLANO I PROTAGONISTI – VIDEO

Bagarre canoni idrici: «Metterlo al sicuro»

A stretto giro sul tema si espone anche il capogruppo del Pd Francesco Filipponi: «Abbiamo appreso con molta preoccupazione della conferenza stampa indetta dal consigliere federale Tombesi e dal vicepresidente Sbaraglia rispetto ai rischi sulla permanenza della Federazione tiro con l’arco a Terni. Ci siamo battuti come gruppo consiliare con un atto approvato dal consiglio comunale, che tutti ricorderanno, per sostenere la federazione attraverso le possibilità legate alla legge regionale sui canoni idrici per ospitare il mondiale di quest’anno e per potenziare il centro federale di via del Centenario. Ricordiamo che la legge della Regione Umbria numero 12 del 2018, da noi fortemente sostenuta, ha modificato la precedente legge relativa al riversamento sul territorio interessato dall’idroelettrico dei cosiddetti ‘canoni idrici’, prevedendo una quota consistente a favore degli impianti sportivi per il triennio 19-21. Nel 2021 è stata bandita dalla Regione una manifestazione di interesse per impianti sedi di federazione, a questa procedura ha partecipato risultando aggiudicataria di 400 mila euro di contributo, la Fitarco per la positiva valorizzazione del centro federale. In vista dello volgimento dei Mondiali di tiro con l’arco a Terni nel 2022, occorre mettere al sicuro il finanziamento, superare le inefficienze della giunta comunale e procedere agli atti necessari. Il nostro gruppo consiliare è vicino alla federazione, assicurerà come sempre è stato, ogni atto ritenuto necessario per garantire – conclude – permanenza a Terni della Fitarco, nonostante l’inconcludenza della giunta».

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