di M.T.
Già c’era quella che si potrebbe, carinamente, definire una ‘curiosa attesa’. Ma le ultime indiscrezioni da viale Brin la stanno facendo crescere a dismisura.
Il bilancio La ‘curiosa attesa’ era quella riservata alle cifre che Ast ufficializzerà – «entro Natale, ma forse pure prima», indicano i bene informati – in occasione della presentazione del bilancio. E siccome l’ad Lucia Morselli, in occasione del ‘faccia a faccia’ con la leader della Cgil, Susanna Camusso, lo aveva definito incoraggiante – visto il pregresso – c’è voglia di saperne di più. Perché, sempre in quella occasione, Morselli aveva anche detto che, tutto sommato, si poteva considerare meno sicura la possibilità che Ast fosse rimessa in vendita da ThyssenKrupp. Tanto che la curiosità è anche relativa al ‘chi’ illustrerà il bilancio: sarà Lucia Morselli da sola o ci sarà un rinforzo tedesco?
Il Cda Ma il consiglio di amministrazione che dovrà ratificarlo, quel bilancio, pare proprio – ed ecco che le indiscrezioni alimentano l’attesa – che potrebbe regalare qualche altra notizia importante: perché l’operazione di ricambio ai vertici di Ast sarebbe tutt’altro che finita e, anzi, adesso sarebbe arrivata a mettere in discussione anche Antonio Bufalini, che oltre ad essere il consigliere delegato alla produzione, rappresenta forse l’ultimo dei ‘pezzi grossi’ della vecchia gestione Ast ad essere rimasto al fianco di Lucia Morselli. Anche lui, però, nell’ennesimo ‘giro di valzer dei dirigenti‘, sarebbe vicino al capolinea. E la cosa verrebbe ufficializzata proprio in occasione dell’illustrazione del bilancio.
Il caso-appalti Altro tema in sospeso, poi, è quello relativo alle ditte esterne e al caso relativo agli appalti: quelli tagliati a ConsImec; quelli prorogati – si dice – per un periodo di tempo limitato; quelli in via di trasferimento a Ternirisorse. Una delle tante partite che, per l’economia locale, possono avere ripercussioni notevoli, ma sulle quali l’Ast non ha mai fatto chiarezza.
Confindustria Una chiarezza peraltro mai – almeno ufficialmente – richiesta nemmeno da Confindustria che, come su altre questioni relative a quello che è un ‘socio’ importante, ha osservato un silenzio che ha fatto più rumore di un tuono. Tanto che ci si augura che, anche in riferimento a quale rapporto – e come intende gestirlo – Ast vuole impostare con l’imprenditoria locale, si possa avere qualche aggiornamento dopo il Cda.
Il Clt E poi c’è una storiella ‘minima’, ma che a qualcuno ha fatto venire il nervoso. In pratica sarebbe successo questo: ai soci del Clt (il dopolavoro) la quota di iscrizione per il 2015 era stata trattenuta – in due rate – nelle buste paga di gennaio e febbraio. Poi, però – la cosa aveva anche provocato lo ‘slittamento’ del pagamento degli stipendi – era stato modificato il calendario aziendale, passando da quello solare a quello fiscale e, sorpresa, ai lavoratori è già stato fatto il ritiro in busta paga della quota relativa al 2016. Così, di fatto, quest’anno si sono ritrovati a pagare due volte. E il bello è che nessuno ne sapeva nulla. Si dice.
Il Clt ‘precisa’ Da parte dei dirigenti delegati alla gestione del Clt arriva una precisazione: «Non è stato mai modificato l’esercizio sociale del Clt che, come da Statuto, decorre da settembre ad agosto di ogni anno. Nell’esercizio 2014/15 l’ufficio personale Ast ha effettuato la trattenuta – come di consueto in due rate – a gennaio e febbraio 2015, in quanto le tessere socio furono distribuite in quei mesi e nelle buste paga è stata riportata la seguente dicitura per informare tutti i dipendenti: “Si comunica che la trattenuta relativa alla tessera CLT effettuata dall’azienda in due rate (€uro 15 a febbraio e Euro 15 a marzo) corrisponde alla durata dell’esercizio sociale del CLT ossia 01/09/2014-31/08/2015“. L’eventuale slittamento del pagamento degli stipendi non è da attribuire alle trattenuta per CLT (umbriaOn non lo aveva scritto; ndr). Nell’esercizio corrente 2015/16 la trattenuta in due rata (€ 15 ed € 15) è stata e sarà effettuata ad ottobre e novembre, in concomitanza con l’inizio esercizio e con la distribuzione delle nuove tessere socio CLT 2015/16». Cioè, in sostanza: la doppia trattenuta, nel 2016, c’è effettivamente stata.