«Bandiere o lavoro: qual è la priorità?»

Terni: ‘invitate’ dal nuovo di capo di gabinetto a rimuovere i simboli della protesta dall’atrio di palazzo Bazzani, le Rsu della Provincia scrivono al prefetto

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Giovedì mattina le rappresentanze sindacali unitarie della Provincia di Terni sono state convocate dal nuovo capo di gabinetto della Prefettura, Emanuele D’Amico, che le ha ‘invitate’ a rimuovere le bandiere sindacali e i cartelli che si trovano nell’atrio di palazzo Bazzani, legati alla lunga vertenza che interessa tutti i lavoratori dell’ente. Il fatto ha spinto le Rsu a prendere ‘carta e penna’ e a scrivere una lettera direttamente al prefetto di Terni, Angela Pagliuca.

della R.s.u. della Provincia di Terni

Eccellenza, giovedì 18 febbraio siamo stati convocati dal capo di gabinetto al termine di una sofferta conferenza stampa, nella quale abbiamo richiamato la drammatica situazione dei dipendenti della Provincia di Terni che, al pari di migliaia di altri colleghi del resto d’Italia, sono finiti nel ‘buco nero’ del portale della mobilità, anticamera quasi certa per molti di essi al licenziamento. Servizi, lavoratori e lavoratrici che spariscono nell’assordante silenzio che si è creato attorno alla vicenda della riforma delle Province.

Terni provincia sciopero manifestazione (14)Ci aspettavamo un segnale di attenzione da parte della Prefettura – rappresentante del Governo sul territorio ternano, Governo che è tra l’altro diretta parte in causa nella vicenda, stante il dissesto finanziario ‘indotto’ a danno dell’ente dai prelievi forzosi governativi imposti dal quadro normativo emanato in tal senso.

Il suo Capo di gabinetto ci ha comunicato – con dovizia di riferimenti giuridico-normativi, paventando anche possibili ricadute penali – l’ordine di togliere le bandiere sindacali, testimonianza della lotta dei lavoratori e delle lavoratrici di Terni, dalla parte frontale e di ingresso dell’edificio, peraltro proprietà della Provincia e di cui la Prefettura è ospite.

Contestualmente ci è stata anche comunicata la necessità di rimuovere i cartelli prodotti dalla Rsu in occasione della dichiarazione dello stato di agitazione per le Province, atto unitario prodotto dalle organizzazioni sindacali a livello nazionale, evidenziando la necessità di ricondurre gli stessi all’interno degli spazi individuati dallo statuto dei lavoratori per le comunicazioni di ordine sindacale.

Senza voler entrare nel merito giuridico dei rilievi che ci sono stati opposti, avremmo però una domanda da rivolgerLe, signor Prefetto. La Sua preoccupazione – e quella del Governo che Lei qui rappresenta – sono le bandiere appese agli ingressi del palazzo o i licenziamenti che potranno a breve colpire un territorio già martoriato e caratterizzato da drammatiche crisi economiche ed occupazionali? Certi della Sua sensibilità, restiamo in attesa di una Sua autorevole risposta.

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