‘Bando’ per le periferie e gli annunci in libertà

L’assessore Michele Fioroni, a Perugia, garantisce che stanno per arrivare i 16 milioni richiesti, ma forse non è proprio così: prima toccherà ai 10 per Terni

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di Marco Torricelli

Tutto era cominciato il 26 maggio del 2016, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del bando che prevedeva la possibilità, per i Comuni, di accedere a finanziamenti importanti per la riqualificazione delle aree periferiche degradate. 

Michele Fioroni

Perugia Sulla base della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, del decreto con il quale il presidente del consiglio Paolo Gentiloni – prendendo spunto dalla relativa delibera delibera del Cipe – sblocca definitivamente i fondi e, anzi, ne aggiunge di nuovi rispetto a quelli previsti in origine, l’assessore comunale di Perugia, Michele Fioroni aveva annunciato trionfalmente che tutto era fatto e che erano praticamente in arrivo 16 milioni

Tanti progetti in campo per il quartiere perugino

I progetti Tra Fontivegge e Madonna Alta si prevede di investire per la riqualificazione delle aree verdi e dei percorsi ciclopedonali, l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza nei parchi, come al Chico Mendez e nelle strade cittadine, per la realizzazione di opere per irrigare le giardini e gli orti. In più c’è un progetto di recupero dell’edificio della scuola materna Pestalozzi e sulle fontane di piazza Vittorio Veneto, piazza del Bacio e Fonti di Veggio, la riqualificazione dell’area sportiva di Via Diaz e, infine, la diffusione del servizio wifi su tutta l’area. C’è poi il progetto europeo Life e il progetto di riqualificazione del percorso verde di Pian di Massiano nell’area del laghetto verde. Ancora, per la stazione, in programma un intervento nella zona compresa tra la stazione ferroviaria e il bus terminal del Minimetrò. Investimenti anche nella riqualificazione dell’area a parcheggio ex Metropark e il completamento della pavimentazione tra la stazione ferroviaria e l’edificio ex Scalo merci. Nuovi posti auto, circa 60, per chi deve andare alla stazione e nuove attività all’interno dell’ex scalo merci e ancora percorsi pedonali e giardini attrezzati. Altri investimenti saranno invece destinati a sviluppare la mobilità dolce nell’area che dalla stazione di Fontivegge arriva fino ai parchi urbani Chico Mendez e Vittime delle Foibe. Nuovo look anche per il sottopasso ferroviario tra via del Macello e la stazione ferroviaria.

Terni Nel sud dell’Umbria ci si era subito chiesti; «E noialtri?». Soprattutto perché sembrava di ricordare che dopo la firma di Cagliari – il 18 febbraio, ndr – a marzo il presidente del consiglio aveva firmato le convenzioni per la realizzazione dei progetti di riqualificazione delle periferie con i sindaci di 23 enti locali classificati in posizione utile per accedere al primo stanziamento, per complessivi 500 milioni di euro. A quel punto Terni (33esima) – e Perugia (84esima) – erano state messe in lista di attesa.

L’area ex Camuzzi a Terni

I progetti L’ambito scelto per la localizzazione della proposta e dove si ritene siano presenti in forma significativa le criticità e problematiche indicate dal bando, è quello individuato nella fascia est, ovvero quella che ricomprende a partire da nord, l’area della stazione ferroviaria coincidente con il Pit, la zona ex Bosco-Camuzzi, il tessuto residenziale di Via Piemonte-Via Toscana-Sant’Agnese-Campofregoso, il parco Rosselli e la ex Circoscrizione, l’area Via Angeloni-Cairoli, l’area ex Gruber, il lungonera e lungoserra. Il territorio individuato, poi, è stato a sua volta suddiviso in sei settori specifici: ’Area delle nuove centralità’, driver di sviluppo urbano e di quartiere, individuata nell’ex Gruber; ‘Area delle nuove centralità’, driver di sviluppo urbano e territoriale, individuata negli ambiti Pit-ex Bosco, Camuzzi, Cmm; ‘Area della rigenerazione di centralità dismesse o da valorizzare’, driver di sviluppo di quartiere, individuata negli ambiti Parco Rosselli, ex Circoscrizione-Largo Cairoli; ‘Area della rigenerazione e rinnovamento tessuto urbano diffuso’, coincidente con l’intero ambito interessato dal progetto; ‘Area dell’innovazione sociale, economica e dei servizi di quartiere’, coincidente con l’intero ambito interessato; ‘Area dei piani, studi, finanza di progetto, partenariato, investimenti immateriali’, coincidente con l’intero ambito interessato.

LA ‘CLASSIFICA’

Il poco Chico Mendez a Perugia

I fondi In particolare Terni era (ed è) in attesa di 10 milioni e 344 mila euro, mentre Perugia aspettava (e aspetta) 16 milioni e 389 mila euro. In quella ‘classifica’, però Terni è come detto in posizione migliore rispetto a Perugia (33esima con 70 punti assegnati alla sua richiesta, contro l’84esimo posto, con 45 punti assegnati a quella perugina). E siccome nella già citata delibera del Cipe si parla dell’assegnazione «di un importo complessivo fino ad un massimo di 798,17 milioni di euro…così ripartita: fino ad un massimo di 603,90 milioni di euro, a copertura integrale del fabbisogno finanziario residuo degli interventi delle città metropolitane e dei comuni capoluogo che appartengono alla macro-area del Mezzogiorno e che si siano collocati utilmente in graduatoria; per 194,27 milioni di euro, in favore di città metropolitane e comuni capoluogo del Centro Nord, fino a concorrenza di tale importo, secondo l’ordine di graduatoria», appariva effettivamente strano che Perugia potesse esultare mentre Terni se ne restasse mestamente in silenzio.

L’area ex Gruber a Terni

La spiegazione Fatte le dovute verifiche, la spiegazione viene da un’autorevole fonte di palazzo Spada a Terni: «È che gli altri (il riferimento è al Comune di Perugia; ndr) si sanno promuovere. Visto che tra l’altro sono 84esimi e forse andranno all’ultima tranche di finanziamento, mentre noi rientreremo sicuramente nella prossima. Solo che, come Comune, noi siamo ‘tontoloni’ e facciamo fare bella figura agli altri, anche quando non ce ne sono le motivazioni».

La fretta Insomma: l’impressione è che, pur non dicendo, in fondo in fondo, una bugia, Michele Fioroni a Perugia abbia – come si dice – venduto la pelle dell’orso con un pochino di fretta. E, sempre a Perugia, gli si sia creduto con altrettanta fretta. La prossima volta – è una promessa – staremo più attenti.

 

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