I passaggi sono stati compiuti tutti ed ora, per Fontivegge, il sogno può diventare realtà. Un sogno che guarda al futuro, alla riqualificazione, alla formazione e alla creatività e che trasformerà la periferia in un incubatore d’idee.
La delibera E’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la delibera che assegna 800 milioni di euro al bando per le periferie 2016 e che porterà un fiume di soldi anche a Fontivegge, il cui progetto è stato inserito nella terza tranche di finanziamenti ministeriali che, in totale, riguarderà oltre cento comuni capoluoghi di provincia. Tra questi anche Perugia, appunto, con l’assessore al marketing territoriale Michele Fioroni che finalmente potrà coronare il suo sogno, quello di creare, proprio a Fontivegge, un centro per la grafica avanzata e il gaming.
Fontivegge del futuro Ci sono speranze, dunque, per i tanti cittadini che da anni lamentano una sicurezza carente e un degrado costante nella zona della stazione che, negli anni, è divenuta piazza di spaccio oltre che di scorribande tra stranieri in rivalità per dividersi il mercato. La Fontivegge del futuro «sarà un luogo d’incubazione d’impresa interamente legato alla grafica – spiega l’assessore Fioroni – con un laboratorio di programmazione con strumenti condivisi per digital, video, music, programmazione e videogiochi sfruttando lo straordinario potenziale della Perugia ultradigitale e della fibra».
L’assessore Fioroni Troverà spazio nel quartiere del futuro anche la più grande biblioteca di fumetti in Italia, animata da un fitto calendario di incontri e workshop con esperti del settore della comunciazione, mentre «l’universo dei vari free lance creativi del territorio – prosegue Fioroni – troverà un luogo in cui formarsi e lavorare, in cui sviluppare progetti pilota che potrebbero riguardare, ad esempio, la creazione di una web serie o di un video gioco, visto lo sviluppo delle case di produzione di Indie Games. La Fontivegge che verrà sarà il frutto di un’accurata ed innovativa pianificazione che rigenera la città, con contenuti intelligenti, inserendo nel cuore del disagio urbano, il cuore intelligente delle città, grazie soprattutto, al contributo dei giovani».
