Caso Barbara Corvi, indagati marito e cognato

Amelia – La rivelazione di ‘Chi l’ha visto?’ sul fascicolo riaperto dalla procura di Terni per omicidio e occultamento di cadavere

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di F.L.

Ci sarebbero i nomi del marito Roberto Lo Giudice e del fratello di questo, Maurizio, nel registro degli indagati dell’inchiesta aperta dalla procura di Terni in merito alla scomparsa di Barbara Corvi, la 35enne di Montecampano di Amelia di cui si sono perse le tracce il 27 ottobre 2009. Lo ha riferito mercoledì sera la trasmissione di Rai3 ‘Chi l’ha visto?’, che è tornata ad occuparsi della vicenda dopo la riapertura del caso.

LA RIAPERTURA DEL CASO

Gli elementi

Omicidio e occultamento di cadavere i reati che vengono ipotizzati dagli inquirenti. Contattati dalla giornalista Chiara Cazzaniga, sia Roberto che Maurizio Lo Giudice hanno rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Tra gli elementi rivelati dalla trasmissione condotta da Federica Sciarelli – che ha ripercorso le varie tappe della vicenda -, il fatto che nel giorno della scomparsa il marito di Barbara abbia contattato il fratello, che abita in provincia di La Spezia, e che quest’ultimo due giorni dopo fosse ad Amelia. «Roberto era molto stanco e depresso e aveva lo sguardo fisso nel vuoto» avrebbe riferito Maurizio agli investigatori. I due sarebbero andati insieme alla ricerca di Barbara, per poi visionare dei computer in uso alla donna. Ma gli orari delle ricerche e delle attività al pc non tornerebbero, così come risulterebbe che i due hanno pulito la cronologia dei pc. Lo stesso Roberto avrebbe inoltre riferito agli investigatori di ammanchi nei conti di famiglia, per presunte rilevanti spese sostenute da Barbara, in realtà mai esistiti.

«TORNARE AD INDAGARE»

L’altra vicenda

La trasmissione della Rai è anche tornata sulla coincidenza del caso della cognata della Corvi, Angela Costantino, moglie di Pietro Lo Giudice, scomparsa nel nulla a Reggio Calabria nel 1994. Per quella vicenda, nel 2012, sono stati arrestati i presunti responsabili della sua morte, Vincenzo Lo Giudice, il cognato Bruno Stile e il nipote Fortunato Pennestri. L’avrebbero uccisa dopo aver scoperto una relazione di Angela mentre il marito era in carcere.

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