Ternana beffata al 95′: 4-4 col Frosinone. Furia rossoverde sul rigore

Fere raggiunte in extremis e scatenate per il fischio di Robilotta: decisivo il penalty all’ultimo minuto. Addio speranza playoff. Bandecchi su di giri, Lucarelli non parla del match

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Pazzesco al Liberati. il Frosinone segna al 95′ su un contestato calcio di rigore – scaltro Tribuzzi nella circostanza, non è così allucinante fischiarlo – e blocca le Fere sul 4-4, fino a quel momento meritatamente in vantaggio dopo aver rimontato l’iniziale svantaggio e nonostante una difesa apparsa più che incerta senza Sørensen e Capuano. Altissima tensione al termine con uno Stefano Bandecchi furibondo con la terna arbitrale. E non solo lui: «Oggi non parlo di calcio. Robilotta era stato dismesso dalla Can A e poi ha vinto il ricorso. E ce lo hanno mandato», l’amaro commento di un Lucarelli che al termine del match – quantomeno in conferenza – non parlerà del match. Fatto sta che per i playoff c’è la parola fine per le speranze residue. Salvo un qualcosa di vicino al miracolo. Oggettivamente utopico. Sul campo si è vista una sfida divertente con buone giocate ed errori difensivi in serie da ambo le parti. In casa Ternana si sale rispettivamente a quota 54 reti all’attivo in campionato (più che bene) e 56 al passivo, decisamente meno. Di certo troppi per aspirare a posizioni migliori.

Ternana-Frosinone 4-4, fotogallery Mirimao

Avvio pimpante. Ma gol Frosinone

Rossoverdi in campo con Salim Diakitè, Bogdan e Celli in difesa, quindi centrocampo a cinque (c’è Palumbo, premiato nel prepartita dal club per le 150 presenze ufficiali raggiunte con la casacca delle Fere) e duo Partipilo-Donnarumma davanti. Rientra Iannarilli. Inizia meglio la Ternana e al 5′ capitan Defendi a mettere i brividi al pacchetto difensivo dei laziali con un destro in volée dall’interno dell’area: Cotali devia e mette in angolo, poi nulla di fatto. Dall’altro lato al primo affondo le Fere rischiano: Canotto arriva alla conclusione in diagonale solo davanti al portiere ciociaro, Diakité interviene e, impattando male la palla, mette in corner. Al 10′ gli ospiti passano approfittando di una dormita di Bogdan su un calcio d’angolo di Ciano: assist aereo di Gatti e, sotto misura, Rohdén infila in porta. La sensazione è che appena l’undici di Grosso acceleri per le Fere sono guai: al 19′ in contropiede è Iannarilli a metterci una pezza sul destro di Canotto, ben servito da Zerbin.

La Ternana la ribalta, spinta Fere. Poi nuovo pasticcio

Ci vuole un calcio d’angolo per tentare di dar fastidio al Frosinone e al 20′ – non succede spesso, anzi – trova il pareggio: dalla bandierina calcia Palumbo e Proietti, in torsione, di testa non lascia scampo ad un sorpreso Minelli. Per lui primo gol dal dicembre 2020. Sei minuti e la Ternana la ribalta. L’8 rossoverde recupera sfera in mediana e avvia l’azione, palla a Partipilo sull’out sinistro, cross in area e Donnarumma colpisce di testa: traversa e sfera che colpisce l’estremo difensore dei laziali per poi finire in rete. Ciociari frastornati ed in forte affanno nel difendere in particolar modo su Defendi ed uno scatenato Partipilo: al 35′ ci prova il vicecapitano rossoverde dopo un ottimo scambio sullo stretto, ma non c’è precisione. Un ottimo momento per i ragazzi di Lucarelli, quindi arriva un nuovo patatrac su un calcio d’angolo: cross dalla destra, Diakitè e Bogdan si ostacolano con la schiena del centrale croato che mette fuori gioco Iannarilli. C’è il pareggio. Si va al riposo sul 2-2.

Jolly Palumbo, 3-2. Ritmi alti, 3-3

Si riprende senza cambi e dopo sessanta secondi Palumbo trova il jolly che consente di riportare avanti la Ternana: scatto di venticinque metri palla al piede e mancino preciso da fuori area per il 3-2. Nulla da fare per Minelli. Pochi istanti e il Frosinone si divora il pareggio con Rohdén che – di fatto un rigore in movimento e senza alcuna pressione – sbaglia in malomodo da posizione centrale; al 52′ primo cambio Lucarelli con l’inserimento di Boben per Diakitè a causa di guai fisici. Ritmi alti e zero pause da un lato e dall’altro, di certo tra i match più spettacolari – che non vuol dire necessariamente meglio giocati – dell’anno al Liberti. Al quarto d’ora assolo di Zerbin e destro a giro dal limite dell’area, palla fuori dallo specchio della porta. Al 64′ l’undici di Grosso raggiunge il pareggio: traversone di Zerbin, Gatti stoppa la sfera e incrocia bene dall’area piccola, Iannarilli è preso controtempo e non ci arriva. Gran marcatura per il futuro giocatore della Juventus.

Cambi Fere: Pettinari punisce. Poi rigore e caos

Il Frosinone ora è più in partita delle Fere e Lucarelli decide che è ora di togliere i due esterni: fuori Defendi e Martella per Ghiringhelli e Pettinari, si cambia sistema tattico con il passaggio alla difesa a quattro. Cinque minuti e il Frosinone crolla ancora su un abbaglio di Szymiński: lancio dell’esterno ex Cittadella per il 32 che, vinto il confronto fisico con il polacco, batte Minelli a tu per tu con uno ‘scavetto’ ben indirizzato. Ultime sostituzioni rossoverdi con gli inserimenti di Agazzi e Capuano per Palumbo e Donnarumma. Al 94′ Tribuzzi cerca e trova – in modo furbo, ma il contatto c’è – il rigore in extremis: Partipilo prende il giocatore, per Robilotta è rigore – si può dare considerando decisioni simili del passato, il problema è che non c’è mai un metro di giudizio omogeneo – tra le proteste Fere: Novakovich realizza, triplice fischio e parapiglia finale con Bandecchi scatenato sull’arbitro.

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Un momento della bagarre finale

Amarezza Lucarelli. Grosso: «Rigore netto»

Conferenza lampo del trainer livornese: «Ci piacerebbe onorare il campionato perché sappiamo che in passato non tutti si sono impegnati nelle ultine partite. Non si può mandare un arbitro inadeguato: Robilotta lo avevano mandato via dalla Can A (Lucarelli fa riferimento alla dismissione tecnica al termine dell’annata 2020-2021 per ragioni tecniche), questo signore ha vinto il ricorso e lo hanno mandato a Terni. Io di calcio oggi non parlo. Non mi arrabbio con lui, gli ultimi venti minuti sono stati indirizzati e il rigore inesistente è solo una conseguenza. Mi arrabbio con chi lo ha mandato». Un po’ di inevitabile nervosismo. Diverso il pensiero del campione del mondo 2006 con la nazionale italiana: «Il calcio d’angolo era netto ed il rigore anche», taglia corto Grosso.

Bandecchi, politica e attacco all’arbitro

«

L’arbitro ha sbagliato tutto, il rigore non c’è mai stato. Partipilo non si poteva smaterializzare. Ciò che viene rimproverato a lui – le parole del presidente rossoverde via Instagram – è che doveva andare al Var, tutte le squadre hanno speso 30-40 mila euro per metterlo: a me piace il gioco, ma non mi piace quando qualcuno fa il prepotente e decide di suo senza gli strumenti tecnologici a disposizione. La partita si è pareggiata perché qualcuno non ha fatto bene il proprio mestiere. Se mi buttano fuori dal mondo del calcio perché parlo vorrà dire che risparmierò 23 milioni di euro e li spenderò in cose più interessanti. Dal calcio devono buttare fuori chi non ci capisce nulla: mi sono stufato – perifrasi rispetto alla reale dichiarazione – di vedere imbecilli nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ho deciso di scendere in politica».

 

Il tabellino

Ternana (3-5-2): Iannarilli; S. Diakitè (52′ Boben), Bogdan, Celli; Defendi (c, 72′ Ghiringhelli), Koutsoupias, Proietti, Palumbo (82′ Agazzi), Martella (72′ Pettinari); Partipilo, Donnarumma (82′ Capuano). A disposizione: Krapikas, Paghera, Mazza, Capone, Furlan, Peralta, Mazzocchi. Allenatore: Cristiano Lucarelli

Frosinone (4-3-3): Minelli; Brighenti (c, 82′ Tribuzzi), Gatti, Szymiński, Cotali; Rohdén (61′ Garritano), Boloca, Lulić (82′ Cicerelli); Canotto (61′ Novakovich), Ciano, Zerbin (90′ Haoudi). A disposizione: Ravaglia, Marcianò, Kalaj, Barišić, Oyono, Božić, Manzari. Allenatore: Fabio Grosso

Arbitro: Ivan Robilotta di Sala Consilina (assistenti Damiano Di Iorio di Gravellona e Luigi Lanotte di Barletta, IV ufficiale Marco Monaldi di Macerata). Addetto Var Antonio Di Martino di Teramo, assistente Stefano Del Giovane di Albano Laziale

Reti: 21′ Proietti, 27′ Minelli a., 47′ Palumbo, 77′ Pettinari (T); 10′ Rohdén, 37′ Bogdan a., 64′ Gatti, 90+5′ Novakovich r. (F)

Ammoniti: 72′ Bogdan, 90′ Koutsoupias (T); 31′ Ciano, 44′ Rohdén, 67′ Boloca, 90′ Garritano (F)

Calci d’angolo: 6-8

Recupero: 0; 4

Paganti: 3.605 (di cui 329 ospiti); incasso 39.831 euro.

 

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